Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: IL CRISTIANO ABBIA UNA VITA MORALMENTE COERENTE

“Ogni cristiano che voglia vivere con impegno e fedeltà la sua adesione a Cristo” deve essere “strumento a sua disposizione, a Lui strettamente unito dalla fede nel suo Vangelo e nella sua Chiesa, da una vita moralmente coerente e da un’orazione incessante come l’amore”. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso dell’udienza di oggi dedicata a san Pietro Canisio, gesuita, dottore della Chiesa, “figura molto importante nel Cinquecento cattolico”. Canisio, ha ricordato il pontefice, “insegna con chiarezza che il ministero apostolico è incisivo e produce frutti di salvezza nei cuori solo se il predicatore è testimone di Gesù”. Nella sua vita il gesuita ha avuto cura di mostrare “ai fedeli la necessità e la bellezza che la preghiera personale quotidiana affianchi e permei la partecipazione al culto pubblico della Chiesa”.La vita cristiana, infatti, “non cresce se non è alimentata dalla partecipazione alla Liturgia, in modo particolare alla santa Messa domenicale, e dalla preghiera personale quotidiana. Il Papa si è soffermato, in particolare, su “una caratteristica di san Pietro Canisio”, quella di “saper comporre armoniosamente la fedeltà ai principi dogmatici con il rispetto dovuto ad ogni persona, tanto che alcuni rinvengono nel suo insegnamento le tracce di una prima formulazione del diritto alla libertà religiosa”. “In un momento storico di forti contrasti confessionali – ha ricordato Benedetto XVI -, evitava l’asprezza e la retorica dell’ira – cosa abbastanza rara a quei tempi nelle discussioni tra cristiani, dall’una e dall’altra parte – e mirava soltanto alla presentazione delle radici spirituali e alla rivitalizzazione dell’intero corpo della Chiesa”. A tutto ciò, ha concluso il Pontefice, “servì la conoscenza vasta e penetrante che ebbe della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa: la stessa conoscenza che sorresse la sua personale relazione con Dio e l’austera spiritualità che gli derivava dalla ‘devotio moderna’ e dalla mistica renana”.In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano – ha concluso il Pontefice – è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con Lui”. Al termine dell’udienza Benedetto XVI ha salutato nelle varie lingue i circa 5 mila pellegrini radunati nell’Aula Paolo VI, rivolgendosi in particolare ai vescovi partecipanti all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari e ai membri dell’associazione Nuovi Orizzonti che è stata da poco riconosciuta come associazione internazionale dei fedeli dal Pontificio Consiglio per i laici.Sir