L’accademia di Al Azhar, il massimo centro dell’Islam sunnita, nel corso di una riunione straordinaria tenutasi questa mattina, ha deciso di congelare il dialogo con il Vaticano a causa delle dichiarazioni di Benedetto XVI a difesa dei cristiani – dopo le stragi nelle chiese di Iraq, Nigeria e Egitto – ritenute una interferenza negli affari egiziani e un “insulto verso l’Islam. Secondo Al Azhar, riferisce l’agenzia Mena, il Papa ha mancato di neutralità nel trattare le violenze contro i musulmani in certi paesi come Iraq e Afghanistan e questo per intervenire negli affari interni dei loro Paesi. La decisione di Al-Azhar, ha commentato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, non cambierà la “politica vaticana di apertura e il suo desiderio di dialogare” con l’Islam. Il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha spiegato padre Lombardi sta raccogliendo le informazioni necessarie per una comprensione adeguata della situazione. In ogni caso la linea di apertura e di dialogo resta immutata. Interpellato dal Sir il nunzio apostolico in Egitto, mons. Michael Fitgerald, non ha voluto commentare la decisione dell’accademia sunnita, limitandosi a precisare che il congelamento non è sine die, cioè per sempre, ma per un tempo non determinato. Il 6 gennaio scorso la Nunziatura in una sua nota, rilanciata dal Sir il giorno seguente, aveva ribadito che con le sue dichiarazioni sull’attentato alla chiesa di Alessandria d’Egitto, Benedetto XVI chiaramente non aveva incoraggiato ingerenza nei fatti interni di un qualsivoglia Stato ma si appellava a tutti, singoli individui e governi, per il rispetto delle fedi e pratiche religiose delle diverse comunità e promuovere così società armoniose e pacifiche. (Sir)