Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLE ISTITUZIONI LAZIALI PARLA DI FAMIGLIA, VITA, GIOVANI

La “famiglia fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna”, l’apertura alla vita, la tutela della maternità, il sostegno agli anziani e ai giovani senza lavoro: sono stati questi i temi affrontati dal Papa oggi nel discorso rivolto ai rappresentanti di Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma, ricevuti in udienza in Vaticano, come di consueto, all’inizio del nuovo anno. Il Papa ha dapprima ricordato “la singolare vocazione di Roma, centro del cattolicesimo e capitale dello Stato italiano”, che “richiede alla nostra città di essere un esempio di feconda e proficua collaborazione fra le Istituzioni pubbliche e la Comunità ecclesiale”. “È nella famiglia – ha poi affermato – che si imparano la solidarietà fra le generazioni, il rispetto delle regole, il perdono e l’accoglienza dell’altro”, sottolineando che “anche l’approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabili, giuridicamente garantiti e pubblicamente riconosciuti”. Benedetto XVI ha quindi rilevato che “in questa prospettiva, la Chiesa guarda con favore a tutte quelle iniziative che mirano ad educare i giovani a vivere l’amore nella logica del dono di sé, con una visione alta e oblativa della sessualità”. Parlando del “desiderio di paternità e maternità” che è “iscritto nel cuore dell’uomo”, il Papa ha esortato i rappresentanti delle Istituzioni laziali a “sostenere concretamente la maternità” attraverso “lo sviluppo di adeguate politiche di aiuto, come pure di strutture destinate all’infanzia, quali gli asili-nido, anche quelli gestiti da famiglie”, che “può aiutare a far sì che il figlio non sia visto come un problema, ma come un dono e una gioia grande”. Benedetto XVI ha poi parlato degli aborti che in numero “elevato vengono praticati nella nostra Regione”. “La comunità cristiana, attraverso numerose ‘Case famiglia’, i ‘Centri di Aiuto alla Vita’ e altre analoghe iniziative, – ha sottolineato – è impegnata ad accompagnare e dare sostegno alle donne che si trovano in difficoltà nell’accogliere una nuova vita. Le pubbliche Istituzioni sappiano offrire il loro sostegno affinché i Consultori familiari siano in condizione di aiutare le donne a superare le cause che possono indurre ad interrompere la gravidanza”. A proposito degli anziani, il Papa ha quindi affermato che “sono una grande ricchezza per la società” e se molti di loro “possono contare sul sostegno e la vicinanza della propria famiglia, cresce il numero di quelli che sono soli e che hanno bisogno di assistenza medico-sanitaria”. Ha quindi invitato a”promuovere una cultura che rispetti la vita fino al suo termine naturale”. Nella parte finale del discorso rivolto ai responsabili delle Istituzioni laziali, il Papa ha toccato il tema della crisi economica e dei giovani. “In questi ultimi tempi, – ha detto – la serenità delle nostre famiglie è minacciata dalla grave e persistente crisi economica, e molte famiglie non riescono più a garantire un sufficiente tenore di vita ai propri figli. Le nostre parrocchie, attraverso la Caritas, si prodigano per venire in aiuto di questi nuclei familiari alleviando, per quanto possibile, i disagi e facendo fronte alle esigenze primarie”. “Confido – ha affermato riferendosi al ruolo degli Enti locali – che possano essere adottati adeguati provvedimenti, volti a sostenere le famiglie a basso reddito, particolarmente quelle numerose, troppo spesso penalizzate”. Ha quindi affrontato il “problema ogni giorno più drammatico” della “grave questione del lavoro”. “I giovani, in particolare, che dopo anni di preparazione non vedono sbocchi lavorativi e possibilità di inserimento sociale e di progettazione del futuro – ha affermato -, si sentono spesso delusi e sono tentati di rifiutare la stessa società”. “È dunque urgente – ha detto Benedetto XVI ai politici presenti – che, pur nel difficile momento, si faccia ogni sforzo per promuovere politiche occupazionali, che possano garantire un lavoro e un sostentamento dignitoso, condizione indispensabile per dare vita a nuove famiglie”.Sir