Vita Chiesa

BENEDETTO XVI A CINQUE AMBASCIATORI: LA PERSONA HA BISOGNO DI FRATERNITÀ

Rispetto e giustizia coniugate alla fraternità: ecco ciò di cui l’uomo ha bisogno “per vivere degnamente”. E ciò è “vero” non solo nelle relazioni interpersonali ma anche “su scala planetaria”. Il processo di “mondializzazione in corso – infatti – avvicina gli esseri umani, ma non li rende fratelli”. Benedetto XVI lo ha ricordato agli ambasciatori di Nepal, Zambia, Principato di Andorra, Repubblica delle Seychelles e Mali, che oggi hanno presentato le loro lettere credenziali. Un discorso tutto incentrato sul concetto di fraternità, rimasto, ha affermato il Pontefice, “in gran parte lettera morta nelle società politiche moderne e contemporanee soprattutto a causa dell’influenza esercitata dalle ideologie individualiste o collettiviste”. “La ragione umana – ha detto il Papa – è capace di riconoscere l’uguaglianza di tutti gli uomini e la necessità di limitare le disparità eccessive tra di loro, ma dimostra di essere incapace ad istituire la fraternità. Questa è un dono sovrannaturale. La Chiesa vede la realizzazione della fraternità umana sulla terra come una vocazione contenuta nel disegno creatore di Dio”. “La Chiesa – ha ribadito Benedetto XVI – desidera dare il suo contributo, forte e sincero, alla formazione di una comunità più fraterna tra tutti gli esseri umani. E’ per questo che si rifiuta di agire come una lobby, preoccupata solo dei propri interessi, ma agisce volendo onorare la dignità di ognuno. La Chiesa si sforza di mettere l’amore e la pace alla base dei legami umani che uniscono le persone”. “Nella vita quotidiana – ha sottolineato il Pontefice – la fraternità trova una espressione concreta nella gratuità e nel rispetto, chiamati a manifestarsi in tutti gli spazi dell’attività umana, compresa quella economica. L’identità profonda dell’uomo, del suo essere in relazione, si esprime anche nell’attività economica, una dei campi di maggiore cooperazione tra gli uomini”. “Nella mia ultima enciclica ho messo in evidenza che l’economia è un luogo dove il dono è possibile e necessario. Ogni forma di dono è un segno della presenza di Dio poiché conduce alla scoperta fondamentale che, all’origine, tutto è donato. Nella riconoscenza di ciò che gli è donato – ha concluso il Papa – l’uomo si apre all’azione della grazia e comprende che è chiamato a svilupparsi in comunione con gli altri”.Sir