In questo momento, desidero rinnovare la mia vicinanza alle care popolazioni di Haiti, che, a causa del terribile terremoto del gennaio scorso, soffrono ora per una grave epidemia di colera. Incoraggio tutti coloro che si stanno prodigando per questa nuova emergenza e, mentre assicuro il mio particolare ricordo nella preghiera, faccio appello alla comunità internazionale, affinché aiuti generosamente quelle popolazioni. Lo ha affermato ieri mattina Benedetto XVI, dopo la recita dell’Angelus da piazza San Pietro. Il Papa ha poi ricordato che sabato 27 novembre, nella basilica di San Pietro, presiederà i Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento e una veglia di preghiera per la vita nascente. L’iniziativa ha spiegato il Santo Padre – è in comune con le Chiese particolari di tutto il mondo e ne ho raccomandato lo svolgimento anche in parrocchie, comunità religiose, associazioni e movimenti. Il tempo di preparazione al Santo Natale, ha concluso il Pontefice, è un momento propizio per invocare la protezione divina su ogni essere umano chiamato all’esistenza, anche come ringraziamento a Dio per il dono della vita ricevuto dai nostri genitori.Nei saluti in varie lingue, rivolgendosi ai pellegrini polacchi, il Papa ha rammentato che per iniziativa dell’associazione Aiuto alla Chiesa che soffre la Chiesa in Polonia prega oggi (domenica 14 novembre, ndr) per tutti i fratelli e le sorelle che soffrono a causa del Vangelo: Voi che in passato avete sofferto per essere fedeli a Cristo e alla Chiesa, avete una particolare sensibilità verso coloro che anche oggi sono nella prova. Innalziamo a Dio la nostra preghiera per la libertà di annunciare nel mondo il messaggio evangelico. In italiano il Papa ha salutato in particolare le numerose Confraternite, che hanno partecipato alla Santa Messa presieduta per loro dal card. Bertone, augurando ogni bene per l’impegno spirituale e sociale; la Scuola Virginia Centurione Bracelli, di Roma, che festeggia 40 anni di attività educativa; l’Associazione italiana maestri cattolici, a cui ha rivolto uno speciale incoraggiamento; i Gruppi di preghiera di Padre Pio da Rimini, i fedeli di Canavaccio di Urbino, Pizzo Calabro, Foggia, San Ferdinando di Puglia e Palermo, e anche quelli venuti da TorontoCanada. Saluto anche gli iracheni qui presenti e invoco il dono della pace per il loro Paese, ha concluso il Pontefice.Sir