Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: INTENSIFICARE LA NOSTRA AMICIZIA CON IL SIGNORE

“Un forte invito ad intensificare la nostra amicizia con il Signore, soprattutto attraverso la preghiera quotidiana e la partecipazione attenta, fedele e attiva alla Santa Messa”, partendo dalla consapevolezza che “la liturgia è una grande scuola di spiritualità”. Così il Papa ha sintetizzato la figura e l’attualità del messaggio di santa Matilde di Hackeborn, religiosa circestense tedesca, “una delle grandi figure del monastero di Helfta”, vissuta nel XIII secolo e imparentata con l’imperatore Federico II. “La preghiera personale e liturgica, specialmente la liturgia delle ore e la Santa Messa – ha spiegato Benedetto XVI ai circa 9 mila fedeli riuniti in una piazza s. Pietro assolata – sono alla radice dell’esperienza spirituale di santa Matilde di Hackeborn”, che “lasciandosi guidare dalla Sacra Scrittura e nutrire dal pane eucaristico, ha percorso un cammino di intima unione con il Signore, sempre nella piena fedeltà alla Chiesa”.“Le sue visioni, i suoi insegnamenti, le vicende della sua esistenza – ha proseguito il Papa – sono descritti con espressioni che evocano il linguaggio liturgico e biblico”, e così “si coglie la sua profonda conoscenza della Sacra Scrittura, il suo pane quotidiano”, a cui Matilde “ricorre continuamente, sia valorizzando i testi biblici letti nella liturgia, sia attingendo simboli, termini, paesaggi, immagini, personaggi”, e mostrando una “predilezione per il Vangelo”. Riferendosi alle visioni e ai momenti di estasi della santa, Benedetto XVI ha fatto notare che “in questa sua intimità con Dio è presente il mondo intero, la Chiesa, i benefattori, i peccatori. Per lei cielo e terra si uniscono”. “Alcune immagini, espressioni, applicazioni – ha ammesso il Pontefice – talvolta sono lontane dalla nostra sensibilità, ma, se si considera la vita monastica e il suo compito di maestra e direttrice di coro, si coglie la sua singolare capacità di educatrice e formatrice, che aiuta le consorelle a vivere intensamente, partendo dalla liturgia, ogni momento della vita monastica”. “Umiltà, fervore, amabilità, limpidezza e innocenza di vita, familiarità e intensità con cui vive il rapporto con Dio”: questi alcuni tratti salienti della personalità di Matilde, che “ancora molto giovane diventa direttrice della scuola del monastero, direttrice del coro, maestra delle novizie”. “Continuo a portare gli haitiani nella mia preghiera, supplicando Dio di alleviare la loro miseria”. Con queste parole il Papa ha rivolto oggi uno speciale saluto ai pellegrini provenienti da Haiti, colpiti dal terremoto del 12 gennaio scorso e presenti, con una delegazione, in piazza per l’udienza generale. Riassumendo la catechesi in lingua francese, Benedetto XVI ha auspicato che “il vostro pellegrinaggio a Roma sia per tutti voi l’occasione per approfondire la vostra relazione personale con Cristo”. Salutando poi i fedeli di lingua italiana, il Santo Padre si è rivolto in particolare ai fedeli della diocesi di Belluno-Feltre, accompagnati dal vescovo Giuseppe Andrich, “convenuti a Roma per pregare sulla tomba del Servo di Dio Giovanni Paolo I in occasione dell’anniversario della sua morte”. Il Papa ha salutato inoltre i partecipanti al pellegrinaggio dei Giovani del Movimento dei Focolari promosso in occasione della beatificazione di Chiara Badano, esortati, “sull’esempio della nuova beata, a proseguire nell’impegno di adesione a Cristo e di testimonianza evangelica”. Riferendosi infine alla festa odierna degli Angeli Custodi, Benedetto XVI ha detto ai giovani: “Sentite accanto a coi la presenza degli Angeli e lasciatevi guidare da loro, affinché tutta la vostra vita sia illuminata dalla Parola di Dio”.Sir