Un auspicio: che l’appartenenza all’Ue porti prosperità nel vostro Paese, ed una esortazione: risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra isola. Così Benedetto XVI si è rivolto al popolo e al Governo cipriota al suo arrivo a Paphos, prima tappa del suo sedicesimo viaggio apostolico internazionale. La Repubblica di Cipro ha ricordato il Pontefice – essendo entrata recentemente nell’Ue, ha iniziato a sentire il beneficio di scambi economici e politici con gli altri Paesi Europei. Tale appartenenza ha dato al vostro Paese anche l’accesso a mercati, a tecnologia e a conoscenze pratiche. E’ grandemente auspicabile che questa appartenenza porti prosperità nel vostro Paese e che gli altri Paesi Europei, a loro volta, vengano arricchiti dalla vostra eredità spirituale e culturale, che riflette il vostro ruolo storico, trovandovi tra l’Europa, l’Asia e l’Africa. Possano l’amore della vostra Patria e delle vostre famiglie e il desiderio di vivere in armonia con i vostri vicini ispirarvi a risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra isola. Parlando del viaggio, Benedetto XVI ha affermato di venire come pellegrino, sulle orme dei Santi Paolo e Barnaba, e di attendere di salutare gli altri responsabili religiosi ciprioti. Spero di rafforzare i nostri comuni legami e di ribadire la necessità di consolidare la reciproca fiducia e l’amicizia durevole con tutti quelli che adorano l’unico Dio. Quale successore di Pietro ha poi aggiunto – vengo a salutare i cattolici di Cipro per confermarli nella fede ed incoraggiarli ad essere esemplari sia come cristiani che come cittadini, e a vivere pienamente il loro ruolo nella società a beneficio sia della Chiesa, sia dello Stato. Il Papa ha, infine, ricordato la consegna, il 6 giugno, dell’Instrumentum Laboris del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che, ha detto, esaminerà molti aspetti della presenza della Chiesa nella regione e le sfide che i Cattolici devono affrontare, talvolta in circostanze difficili, vivendo la comunione con la Chiesa cattolica ed offrendo la loro testimonianza a servizio della società e del mondo. Cipro è un luogo appropriato dal quale lanciare la riflessione della nostra Chiesa sul posto della secolare comunità cattolica del Medio Oriente, la nostra solidarietà con tutti i cristiani della regione e la nostra convinzione che essi hanno un insostituibile ruolo da sostenere nella pace e nella riconciliazione fra i suoi popoli.Sir