Amato fratello in Cristo. Sono le parole con cui Sua Santità Kirill I, patriarca di Moscca e di tutte le Russie, si rivolge a Benedetto XVI, in un messaggio letto dal metropolita Hilarion – inviato al Papa in occasione del concerto di musica russa che si svolge questo pomeriggio in Vaticano. Kirill definisce tale iniziativa un evento di grande importanza nella storia degli scambi culturali tra le nostre Chiese, e spiega: La musica è un linguaggio particolare che ci dà la possibilità di comunicare con i nostri cuori. La musica è in grado di trasmettere sentimenti dell’animo umano e stati spirituali che le parole non riescono a descrivere. Per capire un popolo, bisogna ascoltarne la musica, è la tesi del patriarca di Mosca: E ciò si riferisce non soltanto alla musica liturgica ortodossa di cui oggi saranno eseguite alcuni delle migliori realizzazioni, ma anche alle opere dei compositori russi scritte per le sale di concerto. Negli anni delle persecuzioni per la Chiesa e del dominio dell’ateismo di Stato, quando la maggioranza della popolazione non aveva accesso alla musica sacra ha testimoniato l’esponente ortodosso – queste opere, assieme ai capolavori della letteratura russa e delle arti figurative, hanno contribuito a portare l’annuncio evangelico, proponendo al mondo laico ideali di grande levatura morale e spirituale.Sir