La figura di Zanobi non risplende (quindi) soltanto come evangelizzatore in mezzo a popolazioni ancora in larga parte pagane, ma anche come difensore della vera fede di fronte a un errore che poteva tragicamente travolgerla: così ieri a Firenze l’arcivescovo mons. Giuseppe Betori ha ricordato il patrono principale nella festa dei Santi compatroni Zanobi e Antonino. Mons. Betori ha definito San Zanobi missionario, pastore, taumaturgo ma soprattutto amico di Cristo e difensore delle verità della dottrina della fede. Amico di Sant’Ambrogio, che consacrò la cattedrale laurenziana, San Zanobi contrastò l’arianesimo, che andava a colpire la divinità di Cristo, ridotto a una creatura subordinata alla divinità, di stampo eroico .. mistificando la persona di Gesù poneva in crisi il fondamento di quell’incontro tra il divino e l’umano che connota in modo specifico la fede cristiana. Mons. Betori ha poi affermato che contro questa tentazione occorre reagire anche oggi, a fronte di una cultura che vorrebbe sottrarsi da ogni confronto con la fede, ma anche a fronte di vaghi spiritualismi che si radicano anche nelle nostre comunità. Ha poi concluso notando che, sull’esempio di Zanobi, a questa ortodossia della fede non potremo mai rinunciare, per fedeltà a Cristo e ai suoi santi.Sir