Vita Chiesa

CEI, TESTIMONI DIGITALI: MONS. CROCIATA PER CAPIRE IL MONDO DELL’ERA CROSSMEDIALE

“I vescovi italiani vogliono capire meglio la nuova condizione mediatica, crossmediale, del mondo odierno in cui la connessione è sempre aperta e continua, per poter creare una mentalità nuova alla luce del Vangelo e condurre la propria missione in maniera attuale”. Lo ha detto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, presentando oggi alla stampa il convegno Cei “Testimoni digitali – volti e linguaggi nell’era cross mediale” (www.testimonidigitali.it) che si svolgerà a Roma dal 22 al 24 aprile. “E’ importante entrare in questo nuovo ambiente mediatico digitale – ha spiegato mons. Crociata – ed è auspicabile la crescita dell’utilizzo di tali mezzi. Tuttavia – ha precisato – la sfida è nella crescita della responsabilità, nella capacità di discernimento, di giudizio e di decisione nell’abitare questo spazio. Ciò vale per tutti, e in special modo per i preti, perché ha a che fare con l’autoeducazione e la responsabilità educativa. E’ necessario educarsi sempre di più per aiutare ad abitare questo mondo in modo responsabile e costruttivo e per umanizzarlo”. Il Segretario generale della Cei ha precisato che “non esiste, da parte della Chiesa, una pregiudiziale paura o messa in guardia a vivere in questi spazi ma l’invito a tutti di utilizzarli in maniera consapevole, critica e responsabile. Per questo motivo dal convegno non dovranno venire norme o indicazioni concrete ma una crescita di consapevolezza”. “In questo campo – ha ricordato mons. Crociata, riferendosi in particolare alla condanna di dirigenti di Google per la diffusione di un video di un disabile picchiato – entra in gioco il rispetto della dignità della persona che è un limite universalmente riconosciuto al di là delle personali convinzioni. La protezione e la salvaguardia delle persone, soprattutto di quelle più deboli credo debba avere priorità su tutto il resto ed essere un impegno. Va perseguito – ha poi concluso – il giusto equilibrio tra la libertà di espressione e il rispetto di esigenze fondamentali per una convivenza rispettosa delle persone e della società. All’esercizio della libertà va pertanto affiancata una responsabilità educativa comprensiva del rispetto delle persone”. Il programma del convegno è stato presentato da mons. Domenico Pompili, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’ufficio comunicazioni sociali.Sir