Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, REGINA CAELI: URGE TESTIMONIARE L’AMORE MISERICORDIOSO DI DIO

La missione della Chiesa è di portare a tutti il lieto annuncio, la gioiosa realtà dell’Amore misericordioso di Dio. E’ quanto ha detto stamani Benedetto XVI a Castelgandolfo durante la recita del Regina Caeli. Il Santo Padre ha anche assicurato la preghiera di suffragio per le vittime dell’incidente aereo avvenuto ieri in Russia e costato la vita, oltre al presidente Lech Kaczynski, anche a diverse autorità dello Stato Polacco. Il Pontefice si è poi soffermato sulla Festa della Divina Misericordia. L’odierna domenica conclude l’Ottava di Pasqua, come un unico giorno “fatto dal Signore”, contrassegnato con il distintivo della Risurrezione e della gioia dei discepoli nel vedere Gesù. Fin dall’antichità questa domenica è detta “in albis”. Giovanni Paolo II – ha ricordato il Papa – ha intitolato questa stessa domenica alla Divina Misericordia, in occasione della canonizzazione di suor Maria Faustina Kowalska, il 30 aprile del 2000. E di misericordia e di bontà divina – ha ricordato il Papa “è ricca la pagina del Vangelo di San Giovanni (20,19-31) di questa Domenica. Vi si narra che Gesù, dopo la Risurrezione, visitò i suoi discepoli, varcando le porte chiuse del Cenacolo. Sant’Agostino spiega che le porte chiuse non hanno impedito l’entrata di quel corpo in cui abitava la divinità”.“In realtà, la condiscendenza divina – ha proseguito il Papa sempre commentando l’episodio evangelico – ci permette di trarre profitto anche dall’incredulità di Tommaso oltre che dai discepoli credenti. Infatti, toccando le ferite del Signore, il discepolo esitante guarisce non solo la propria, ma anche la nostra diffidenza”. La visita del Risorto non si limita allo spazio del Cenacolo, ma va oltre, affinché tutti possano ricevere il dono della pace e della vita con il “Soffio creatore”. Infatti, per due volte Gesù disse ai discepoli: “Pace a voi!”, e aggiunse: “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.“È questa  – ha osservato il Papa – la missione della Chiesa perennemente assistita dal Paraclito: portare a tutti il lieto annuncio, la gioiosa realtà dell’Amore misericordioso di Dio, perché – come dice san Giovanni – crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché credendo, abbiate la vita nel suo nome”.Alla luce di questa parola, il Papa ha incoraggiato, in particolare, tutti i Pastori a seguire l’esempio del santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney. “che, nel suo tempo, ha saputo trasformare il cuore e la vita di tante persone, perché è riuscito a far loro percepire l’amore misericordioso del Signore. Urge anche nel nostro tempo un simile annuncio e una simile testimonianza della verità dell’Amore”.Dopo il Regina Caeli il Papa ha espresso il proprio cordoglio per il tragico incidente aereo in Russia in cui hanno perso la vita il presidente della Polonia e diverse alte autorità dello Stato polacco e tutto il seguito, compreso l’arcivescovo ordinario militare. Il Santo Padre ha rivolto poi uno speciale saluto ai pellegrini convenuti a Roma in occasione dell’odierna domenica della Divina Misericordia, auspicando che “l’immagine di Gesù misericordioso” risplenda nella vita di ognuno. Il Pontefice ha infine ricordato che ieri ha avuto inizio a Torino la solenne Ostensione della sacra Sindone e ha commentato: “Anch’io, a Dio piacendo mi recherò a venerarla il prossimo 2 maggio. Mi rallegro per questo evento, che ancora una volta sta suscitando un vasto movimento di pellegrini, ma anche studi, riflessioni e soprattutto uno straordinario richiamo verso il mistero della sofferenza di Cristo”. (Fonte: Radio Vaticana)