Dolore e profonda tristezza per la situazione delle popolazioni zingare in Europa, fortemente contrassegnata dall’emarginazione e dalla discriminazione, anche nell’esercizio dei fondamentali diritti umani, come quello all’istruzione, al lavoro, all’alloggio e alla sanità. A denunciarlo è l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, che aprirà domani nel Palazzo San Calisto in Vaticano, l’incontro dei direttori nazionali della pastorale degli zingari in Europa (2-4 marzo). Sono 36 milioni gli zingari nel mondo, come ricorda l’arcivescovo, soffermandosi sugli aspetti problematici e sulla pastorale: Il tasso di povertà negli ambienti zingari è particolarmente elevato afferma -. Inoltre, essi frequentemente sono vittime di violenze xenofobe o razziste o antizigane. Secondo un recente sondaggio tra la popolazione Rom la metà degli interpellati dice di aver subìto discriminazioni almeno una volta nell’anno precedente l’inchiesta; di coloro che sono stati discriminati, mediamente ogni persona è stata vittima di 11 episodi di tale penalizzazione in 12 mesi. Infine, il 69% ritiene che la discriminazione, a causa dell’appartenenza etnica, è assai diffusa nei loro Paesi. L’arcivescovo apprezza perciò l’iniziativa dell’Unione europea di dedicare il 2010 alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.L’iniziativa europea in materia osserva mons. Marchetto – offre occasioni e opportunità agli Stati e alle Chiese locali per una maggiore sinergia e collaborazione nell’impegno sociale, nonché per una generosa applicazione per noi dei principi della Dottrina sociale della Chiesa, che esorta alla solidarietà. Riguardo alla pastorale l’arcivescovo sottolinea il ruolo di ponte che possono svolgere le persone consacrate di origine zingara tra le comunità e i gagé (non zingari), constatando con gioia il costante aumento delle vocazioni sacerdotali, alla vita consacrata e al diaconato. Riprendendo l’invito di Giovanni Paolo II nell’enciclica Ecclesia in Europa, l’arcivescovo chiede alle Chiese locali di lasciarsi invadere’ da atteggiamenti di stima, di accoglienza e di correzione vicendevole, oltre che di servizio e sostegno reciproco. Al convegno interverranno, tra gli altri, mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio; padre Duarte Da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), mons. Ciriaco Benavente Mateos, della pastorale degli zingari in Spagna, mons. Petru Gherghel, della pastorale degli zingari in Romania; mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Vicenza; padre Derek Farell, parroco della parrocchia per i viaggianti, Dublino; padre Claude Dumas, già direttore della pastorale per gli zingari in Francia.Sir