L’anno passato nella vita della Chiesa è stato caratterizzato da molti avvenimenti importanti. Nel suo messaggio natalizio, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill traccia un bilancio. E’ passato poco più di un anno da quando il 5 dicembre del 2008, moriva il Patriarca Alessio II, capo storico della Chiesa ortodossa russa. Fu quindi convocato a Mosca il Concilio locale della Chiesa per eleggere il suo successore e il 27 gennaio la scelta ricadde appunto su Kirill, braccio destro di Alessio II. Fortificato dalle preghiere e sostenuto dall’episcopato, dal clero e dai numerosi fedeli ha detto a Natale il Patriarca Kirill -, ho riposto le mie speranze nel Signore e ho accettato l’incarico del ministero patriarcale. Il Patriarca ripercorre gli incontri, le visite e i viaggi fatti nel corso dell’anno in Russia, Ucraina, Bielorussia e Azerbaijan, e commenta: ho sperimentato la gioia della comunione di preghiera vissuta in mezzo alla gente. Ed aggiunge: Ovunque ho visto il volto raggiante di persone, l’espressione sincera di una fede profonda. E’ stato per me una forte esperienza spirituale e la testimonianza visibile dell’unità della Santa Russia, che attraverso la forza della fede del suo popolo multinazionale, oltrepassa i confini della società. Il Patriarca esprime anche la gioia di vedere che un numero crescente di nostri contemporanei sono sempre più consapevoli delle loro radici spirituali e della loro tradizione religiosa e culturale. Il suo pensiero si rivolge quindi a coloro che si trovano sul percorso della scoperta della fede, con l’augurio che i loro cuori rispondano alla chiamata del Vangelo. Diversamente dal Natale celebrato da cattolici e dal mondo protestante secondo il calendario gregoriano, a Mosca e nel resto dell’immensa Federazione russa il Natale ortodosso si celebra il 7 gennaio perché si segue il calendario giuliano. Secondo calcoli del ministero dell’Interno, sono stati circa tre milioni i russi che hanno preso parte ai riti del Natale previsti nelle oltre 80 mila fra chiese e monasteri in tutto il paese. Stima a cui si devono aggiungere le funzioni religiose che si sono tenute nelle circa 30 mila chiese ortodosse russe che si trovano in 54 paesi del mondo intero.Sir