Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, ANGELUS: APPELLO A SOSTENERE LA FAMIGLIA, ICONA DI DIO

Nella Festa della Santa Famiglia Benedetto XVI all’Angelus, di fronte a migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo appello a sostenere e promuovere la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Il Papa ha invitato a contemplare la scena dei pastori che nella Grotta di Betlemme si trovano “di fronte non solo il Bambino Gesù, ma una piccola famiglia: mamma, papà e figlio appena nato. Dio – ha sottolineato – ha voluto rivelarsi nascendo in una famiglia umana, e perciò la famiglia umana è diventata icona di Dio!”. E ha aggiunto: “Dio è Trinità, è comunione d’amore, e la famiglia ne è, in tutta la differenza tra il mistero divino e la sua creatura umana, una espressione che riflette il mistero insondabile del Dio-Amore. L’uomo e la donna, creati ad immagine di Dio, diventano nel matrimonio ‘un’unica carne’ (Gen 2,24), cioè una comunione di amore che genera nuova vita. La famiglia umana, in un certo senso, è icona della Trinità per l’amore interpersonale e per la fecondità dell’amore”.Commentanto poi il Vangelo odierno di Gesù dodicenne che rimane nel Tempio, a Gerusalemme, all’insaputa dei suoi genitori, Benedetto XVI ha aggiunto: “Domandiamoci: da chi aveva appreso Gesù l’amore per le ‘cose’ del Padre suo? Certamente, come Figlio, ha avuto un’intima conoscenza di Dio, una profonda relazione personale, permanente, con suo Padre, ma nella sua cultura concreta ha certamente imparato le preghiere, l’amore del Tempio e delle istituzioni d’Israele dai suoi genitori. Dunque, possiamo affermare che la decisione di Gesù di rimanere nel Tempio era soprattutto frutto della sua intima relazione col Padre ma anche frutto dell’educazione ricevuta da Maria e da Giuseppe”.“Qui – ha proseguito il Papa – possiamo intravedere il senso autentico dell’educazione cristiana” come “frutto di una collaborazione sempre da ricercare tra gli educatori e Dio”. Perché “la famiglia cristiana è consapevole che i figli sono dono e progetto di Dio. Pertanto, non li può considerare come proprio possesso, ma, servendo in essi il disegno di Dio, è chiamata ad educarli alla libertà più grande, che è proprio quella di dire ‘sì’ a Dio per fare la sua volontà. Di questo ‘sì’ la Vergine Maria è l’esempio perfetto. A lei affidiamo tutte le famiglie, pregando in particolare per la loro preziosa missione educativa”.Il Papa ha poi rivolto in spagnolo un particolare saluto – in collegamento video – ai partecipanti alla festa della Santa Famiglia a Madrid: “Dio essendo venuto al mondo nel seno di una famiglia – ha detto -, mostra che questa istituzione è un cammino sicuro per incontrarlo e conoscerlo … Quindi uno dei più importanti servizi che noi cristiani possiamo rendere agli altri è offrire la nostra testimonianza, serena e ferma, della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, salvaguardandolo e promuovendolo, essendo tale istituzione di somma importanza per il presente e il futuro dell’umanità. In effetti, la famiglia è la migliore scuola nella quale si impara a vivere quei valori che danno dignità alla persona e fanno grandi i popoli. In essa, inoltre, si condividono i dolori e le gioie, sentendosi tutti avvolti dall’amore che regna in casa per il solo fatto di essere membri della stessa famiglia. Chiedo a Dio che nei vostri focolari si respiri sempre questo amore di totale dedizione e fedeltà che Gesù ha portato nel mondo con la sua nascita, alimentandolo e rafforzandolo con la preghiera quotidiana, la pratica costante delle virtù, la reciproca comprensione e il mutuo rispetto”.Infine, il Papa, rivolgendosi ai pellegrini italiani riuniti in Piazza San Pietro, ha inviato “un caloroso saluto a tutte le famiglie di Roma e d’Italia, con una preghiera speciale per quelle che attraversano maggiori difficoltà.” (Fonte: Radio Vaticana)