La strada verso la piena comunione, così come vissuta dalle nostre Chiese nel primo millennio, è stata intrapresa con il dialogo dell’amore e della verità e continua per grazia di Dio, nonostante difficoltà occasionali. Con parole di gratitudine ed affetto il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha accolto questa mattina ad Istanbul la delegazione vaticana giunta per le celebrazioni della festa di Sant’Andrea con un messaggio del Papa. La presenza dei delegati di Benedetto XVI ha detto Bartolomeo I è una conferma del loro desiderio di eliminare gli impedimenti, accumulati nel corso di un millennio e pervenire alla pienezza della comunione. Noi attribuiamo grande significato simbolico alla vostra presenza qui, in quanto rivela anche, in maniera molto formale, il desiderio della Santissima Chiesa di Roma di fare tutto il possibile da parte sua, in modo da ritrovare la nostra unità nella stessa fede e la comunione sacramentale secondo la volontà di Colui che ci ha chiamati all’unità perché il mondo creda”. E’ con grande attenzione e preghiera incessante – ha proseguito il Patriarca – che seguiamo il processo del dialogo teologico ufficiale tra le nostre due Chiese che si sta ora imbarcando nell’esame di questioni ecclesiologiche, come ad esempio la questione del primato in generale e di quella del vescovo di Roma in particolare.Ognuno ha detto il Patriarca – è consapevole che questa spinosa questione ha provocato un contenzioso scandaloso nel corso delle relazioni tra le nostre due Chiese. Ecco perché lo sradicamento di questo impedimento tra noi favorirebbe sicuramente il nostro cammino verso l’unità. Siamo pertanto convinti che lo studio della storia della Chiesa nel corso del primo millennio, almeno per quanto riguarda questa materia, fornirà anche la pietra angolare per la valutazione di ulteriori sviluppi successivi nel corso del secondo millennio, che purtroppo ha portato le nostre Chiese ad un maggiore estraniamento e intensificato la nostra divisione. Nel suo discorso, il Patriarca ha invocato il dono dell’umiltà, facendo forse riferimento a quanti in ambito ortodosso (in realtà una minoranza) non guardano bene al dialogo intrapreso con la Chiesa cattolica. La verità ha detto Bartolomeo I non teme il dialogo, al contrario, la verità usa il dialogo come un mezzo per diventare accettabile anche a coloro che per vari motivi la rigettano. Il Patriarca ha poi invitato a mettere da parte l’odio e il fanatismo che consolidano le differenze e cancellano ogni speranza di riconciliazione.Sir