Anglicanorum coetibus. Si chiama così e viene pubblicata oggi la Costituzione apostolica circa gli ordinariati personali per Anglicani che entrano nella Chiesa cattolica. Ne dà notizia la sala stampa vaticana in una nota, in cui ricorda che il nuovo documento era stato annunciato il 20 ottobre scorso dal card. William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, per rispondere alle numerose richieste pervenute alla Santa Sede da gruppi di ministri e fedeli anglicani di diverse parti del mondo, i quali desiderano entrare nella piena e visibile comunione con la Chiesa cattolica. La Costituzione apostolica, viene spiegato nella nota, introduce una struttura canonica che provvede ad una tale riunione corporativa tramite l’istituzione di Ordinariati personali, che permetteranno ai suddetti gruppi di entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica, conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano. Contemporaneamente la Congregazione per la Dottrina della fede ha emanato Norme complementari, che serviranno alla retta attuazione del provvedimmento.La Costituzione apostolica, viene spiegato nella nota della sala stampa vaticana, apre una nuova strada per la promozione dell’unità dei cristiani, riconoscendo nel contempo la legittima diversità nell’espressione della nostra fede comune. La sala stampa precisa che non si tratta di un’iniziativa che abbia avuto origine nella Santa Sede, ma di una risposta generosa da parte del Santo Padre alla legittima aspirazione di tali gruppi anglicani. L’istituzione di questa nuova struttura si colloca in piena armonia con l’impegno per il dialogo ecumenico, che continua ad essere una priorità per la Chiesa cattolica. Nella nota viene anche chiarificato che la possibilità prevista dalla Costituzione apostolica della presenza di alcuni chierici sposati negli Ordinariati personali non significa in alcun modo un cambiamento nella disciplina della Chiesa per quanto riguarda il celibato sacerdotale. Esso, come dice il Concilio Vaticano II, è segno e allo stesso tempo stimolo della carità pastorale e annuncia in modo radioso il regno di Dio.Sir