Vita Chiesa

DIOCESI DI FIRENZE, MONS. BETORI SCRIVE ALLA COMUNITA’ DELLE PIAGGE: DON ROSSI SOSTITUIRA’ DON SANTORO

«Cari amici della comunità “Le Piagge”». Inizia così la lettera che l’arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori ha consegnato, tramite don Giovanni Momigli, responsabile della pastorale sociale e lavoro della diocesi, ai rappresentanti della comunità “Le Piagge”, giunti oggi all’ora di pranzo in arcivescovado. Dopo averli ringraziati «per l’attenzione» manifestata «alla vita della comunità e alla persona di don Alessandro Santoro», l’Arcivescovo ribadisce di non aver potuto trattare il caso «diversamente da come ho sempre impostato il mio impegno nelle nomine e trasferimenti dei presbiteri diocesani, anche quando esse hanno dovuto provocare sofferenze nelle comunità per il distacco dai loro pastori. Le nomine e i trasferimenti che riguardano le parrocchie e le altre realtà ecclesiali – aggiunge – sono parte della responsabilità propria dell’Arcivescovo, che decide dopo aver raccolto e valutato i necessari elementi di conoscenza delle singole situazioni. Appare chiaro che su queste decisioni non ci possono essere momenti precedenti, e ancor meno successivi, di confronto assembleare».Nella lettera, che l’arcivescovo aveva preparato già ieri sera in risposta alla richiesta della comunità “Le Piagge” di essere ricevuta, mons. Betori annuncia di aver chiesto a don Renzo Rossi di assumere il ruolo di «cappellano “ad interim”» e si dice certo che il sacerdote «saprà aiutarvi con saggezza e coraggio nell’affrontare questo momento delicato del cammino della comunità». «Per le questioni concernenti il futuro della comunità “Le Piagge”, – conclude l’arcivescovo – ritengo che ogni riflessione al riguardo possa essere fatta solo dopo che don Renzo avrà potuto maturare una certa esperienza della vita della comunità».«In mattinata – fa sapere un comunicato della Diocesi – il contenuto della lettera dell’arcivescovo alla comunità delle Piagge è stato direttamente comunicato con una telefonata di mons. Betori a don Alessandro Santoro, compresa la decisione di affidare ad interim a don Renzo Rossi la cappellania de “Le Piagge”. Nel colloquio l’arcivescovo ha ricordato a don Santoro la disponibilità, data a lui oltre un mese fa, di recarsi, se invitato, come da prassi, a visitare la comunità. Nella lettera in allegato si ribadisce che questo avverrà quando il nuovo cappellano, se lo riterrà opportuno, porrà una simile richiesta». «Rimane il rammarico – si legge ancora nel comunicato della Diocesi di Firenze – che a causa di una deprecabile fuga di notizie sia stato leso il diritto di don Santoro e della Comunità ad avere direttamente dal Vescovo la comunicazione della nomina del cappellano ad interim». Don Renzo Rossi, fiorentino, 84 anni, è sacerdote dal 1948. I primi due anni è curato a Montelupo Fiorentino e poi per un breve periodo a San Gervasio. Nel ’52 inizia l’attività pastorale all’interno della fabbrica «Italgas», di Firenze, e dal ’55 anche in altre aziende fiorentine, dopo il passaggio alla parrocchia di Rifredi, accanto a don Giulio Facibeni. Dal ’60 è parroco di Porto di Mezzo, a Lastra a Signa. Nell’ottobre del 1964 maturata l’idea di andare in missione parte per la parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe, tra i quartieri di Sao Caetano e Fazenda Grande, nella capitale di Bahia. Il 29 ottobre 1985 riceve il titolo di cittadino onorario di Salvador. Sono anni di esperienza tra i più poveri e nelle carceri brasiliane.Lascia Bahia il 28 gennaio 1989. A Firenze riceve la parrocchia di San Michelino Visdomini, che era stata del suo direttore spirituale don Bensi. Ma ci rimane meno di due anni. Nel ’91, chiede di ripartire per Bahia. Il 5 dicembre 1995 l’Assemblea legislativa dello Stato gli concede la cittadinanza di Bahia. Nel 1997 torna a Firenze dove si mette a disposizione della diocesi. Nel frattempo continua la sua attività missionaria in molte zone del mondo.