Papa Benedetto XVI chiede ai media il rispetto per la dignità e il valore della persona umana e un impegno a promuovere con le nuove tecnologie un dialogo radicato nella ricerca sincera della verità, dell’amicizia non fine a se stessa, ma capace di sviluppare i doni di ciascuno per metterli a servizio della comunità umana. Il Papa è tornato a parlare di media e nuove tecnologie, ricevendo questa mattina in Vaticano i partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Anche un osservatore poco attento ha detto Benedetto XVI – può facilmente costatare che nel nostro tempo, grazie proprio alle più moderne tecnologie, è in atto una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle comunicazioni sociali, di cui la Chiesa va prendendo sempre più responsabile consapevolezza. Tali tecnologie, infatti, rendono possibile una comunicazione veloce e pervasiva, con una condivisione ampia di idee e di opinioni; facilitano l’acquisizione di informazioni e di notizie in maniera capillare e accessibile a tutti. Da qui l’invito già rivolto nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali a quanti nella Chiesa operano nell’ambito della comunicazione ed hanno responsabilità di guida pastorale a saper raccogliere le sfide che pongono all’evangelizzazione queste nuove tecnologie. Si tratta ha proseguito il Pontefice di aiutare le Chiese particolari a cogliere l’importanza della comunicazione, che rappresenta ormai un punto fermo e irrinunciabile di ogni piano pastorale. Proprio le caratteristiche dei nuovi mezzi rendono, peraltro, possibile, anche su larga scala e nella dimensione globalizzata che essa ha assunto, un’azione di consultazione, di condivisione e di coordinamento che, oltre a incrementare un’efficace diffusione del messaggio evangelico, evita talvolta un’inutile dispersione di forze e di risorse. Poi un avvertimento: Per i credenti la necessaria valorizzazione delle nuove tecnologie mediatiche va sempre però sostenuta da una costante visione di fede, sapendo che, al di là dei mezzi che si utilizzano, l’efficacia dell’annuncio del Vangelo dipende in primo luogo dall’azione dello Spirito Santo, che guida la Chiesa e il cammino dell’umanità.Sir