Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’UDIENZA RICORDA SAN GIOVANNI LEONARDI: OGNI RIFORMA VA FATTA DENTRO LA CHIESA

“O Cristo o niente”: questa, ha affermato il Papa riassumendo il pensiero di san Giovanni Leonardi – fondatore dell’Ordine religioso dei Chierici Regolari della Madre di Dio e patrono dei farmacisti, al centro della catechesi dell’udienza generale di oggi – la “ricetta per ogni tipo di riforma spirituale e sociale”. “Cristo innanzitutto”, “Cristo al centro del cuore, al centro della storia e del cosmo”, il motto di questa “luminosa figura di sacerdote”, additato come esempio a tutti i sacerdoti in questo Anno Sacerdotale. “Di Cristo – affermava san Giovanni “con forza” – l’umanità ha estremo bisogno, perché lui è la nostra misura”. “Non c’è ambiente – ha commentato Benedetto XVI – che non possa essere toccato dalla sua forza; non c’è male che non trovi in lui rimedio, non c’è problema che in lui non si risolva”. Di qui l’invito, rivolto ai sacerdoti “in primo luogo” ma a “tutti i cristiani”, a “tendere costantemente alla “misura alta della vita cristiana” che è la santità, ciascuno naturalmente secondo il proprio stato”, perché “soltanto dalla fedeltà a Cristo può scaturire l’autentico rinnovamento ecclesiale”.Un messaggio, questo, valido “in quegli anni, nel passaggio culturale e sociale tra il secolo XVI e il secolo XVII”, in cui “cominciarono a delinearsi le premesse della futura cultura contemporanea, caratterizzata da una indebita scissione tra fede e ragione, che ha prodotto tra i suoi effetti negativi la marginalizzazione di Dio, con l’illusione di una possibile e totale autonomia dell’uomo il quale sceglie di vivere come se Dio non ci fosse”. “E’ la crisi del pensiero moderno, che più volte ho avuto modo di evidenziare e che approda spesso in forme di relativismo”, ha ammonito il Papa, e per la quale san Giovanni “intuì quale fosse la vera medicina”: Cristo.“Ogni riforma va fatta dentro la Chiesa e mai contro la Chiesa”, ha detto ancora il Papa. “Ogni riforma – ha proseguito Benedetto XVI – interessa certamente le strutture, ma in primo luogo deve incidere nel cuore dei credenti. Soltanto i santi, uomini e donne che si lasciano guidare dallo Spirito divino, pronti a compiere scelte radicali e coraggiose alla luce del Vangelo, rinnovano la Chiesa e contribuiscono, in maniera determinante, a costruire un mondo migliore”. “In più circostanze”, san Giovanni Leonardi – di cui si celebrano i 400 anni dalla morte – ribadì che “l’incontro vivo con Cristo si realizza nella sua Chiesa, santa ma fragile, radicata nella storia e nel suo divenire a volte oscuro, dove grano e zizzania crescono insieme, ma sempre sacramento di salvezza”. Partendo dalla “lucida consapevolezza che la Chiesa è il campo di Dio”, san Giovanni “non si scandalizzò delle sue umane debolezze”, ma “per contrastar la zizzania scelse di essere buon grano: decise, cioè, di amare Cristo nella Chiesa e di contribuire a renderla sempre più segno trasparente di Lui. Non solo. Per amore di Cristo lavorò alacremente per purificarla, per renderla più bella e santa”. In questo, per il Papa, san Giovanni Leonardi “è stato veramente straordinario e attuale”. Secondo san Giovanni Leonardi, “chi vuole operare una seria riforma religiosa e morale deve fare anzitutto, come un buon medico, un’attenta diagnosi dei mali che travagliano la Chiesa per poter così essere in grado di prescrivere per ciascuno di essi il rimedio più appropriato”. In un memoriale inviato nel maggio del 1605 a Papa Paolo V, appena eletto, il futuro patrono dei farmacisti osservava come sia “necessario”, per un “autentico rinnovamento nella Chiesa”, che “coloro che aspirano alla riforma dei costumi degli uomini cerchino specialmente, e per prima cosa, la gloria di Dio”, e aggiungeva che essi devono risplendere “per l’integrità della vita e l’eccellenza dei costumi, così, più che costringere, attireranno dolcemente alla riforma”. Per san Giovanni Leonardi, inoltre, “il rinnovamento della Chiesa deve verificarsi parimenti nei capi e nei dipendenti, in alto e in basso”, cioè “deve cominciare da chi comanda ed estendersi ai sudditi”. Fu per questo che, mentre sollecitava il Papa a promuovere una “riforma universale della Chiesa”, san Giovanni Leonardi “si preoccupava della formazione cristiana del popolo e specialmente dei fanciulli”, da educare “fin dai primi anni nella purezza della fede cristiana e nei santi costumi”.Sir