Avremmo tutti motivi giusti e profondi per essere tristi: problemi in famiglia, rapporti difficili con gli altri, il nostro limite e il nostro peccato, il dolore immenso che c’è nel mondo e che non può lasciarci tranquilli. Come non ricordare il terremoto-tsunami in Indonesia e la paurosa alluvione nel messinese. Faccio mie le parole del vescovo di Messina: Si tratta di una sciagura che interpella la coscienza e il senso di responsabilità di ciascuno nel custodire la natura’. Eppure Francesco che, imitando il Risorto, si è caricato del dolore del mondo, ci trasmette un travolgente messaggio di gioia: è un passaggio dell’omelia pronunciata ieri a Perugia da mons. Gualtiero Bassetti, nuovo arcivescovo, che ha fatto il suo ingresso in diocesi accompagnato dal vescovo uscente e amministratore apostolico mons. Giuseppe Chiaretti. Quest’ultimo, nel suo saluto al nuovo arcivescovo, ha detto tra l’altro: Perugia, la città sul monte, ha nell’Umbria un compito simbolico, particolarmente impegnativo. Come Chiesa locale, che ha ricevuto l’evangelizzazione già in età sub-apostolica, deve essere contrassegnata non solo da fede cristiana solida e testimoniante, ma anche da fede che si fa cultura e promozione umana, solidarietà e cittadinanza.Sir