Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: L’AFRICA IMMENSO POLMONE SPIRITUALE PER L’UMANITÀ IN CRISI

L’Africa, “immenso ‘polmone’ spirituale per un’umanità, che appare in crisi di fede e di speranza. Così si è espresso Benedetto XVI celebrando, ieri mattina, nella Basilica Vaticana, la messa di apertura del II Sinodo per l’Africa sul tema “La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo”. L’Africa è “depositaria di un tesoro inestimabile per il mondo intero: il suo profondo senso di Dio”, infatti “il riconoscimento della signoria assoluta di Dio è uno dei tratti salienti e unificanti della cultura africana”. I tesori del continente non sono solo le risorse materiali, che spesso causano sfruttamento, conflitti e corruzione, ma c’è appunto questo “polmone spirituale”, che va preservato da quella “pericolosa patologia” già diffusa nel mondo occidentale, ovvero “il materialismo pratico, combinato con il pensiero relativista e nichilista”. Un secondo “virus” che potrebbe colpire anche l’Africa, ha aggiunto il Papa, è “il fondamentalismo religioso, mischiato con interessi politici ed economici”: “Gruppi che si rifanno a diverse appartenenze religiose si stanno diffondendo nel continente africano; lo fanno nel nome di Dio, ma secondo una logica opposta a quella divina, cioè insegnando e praticando non l’amore e il rispetto della libertà, ma l’intolleranza e la violenza”.Benedetto XVI si è soffermato, poi, “sulla complessa tematica del matrimonio nel contesto africano ecclesiale e sociale”: “Nella misura in cui custodisce e sviluppa la sua fede, l’Africa potrà trovare risorse immense da donare a vantaggio della famiglia fondata sul matrimonio”. Di qui, l’invito del Papa a tenere presente “la realtà dell’infanzia, che costituisce una parte grande e sofferente della popolazione africana”. In Africa e nel resto del mondo, ha osservato il Santo Padre, la Chiesa “manifesta la propria maternità nei confronti dei più piccoli anche quando non sono ancora nati”. Ricordando, poi, il primo Sinodo per l’Africa (1994), Benedetto XVI ha sottolineato che di quell’assemblea rimane ancora valido ed attuale il compito primario dell’evangelizzazione. Anzi, di una “nuova evangelizzazione”: “Con la sua opera di evangelizzazione e promozione umana, la Chiesa può certamente dare in Africa un grande contributo a tutta la società, che purtroppo conosce in vari Paesi povertà, ingiustizie, violenze e guerre. La vocazione della Chiesa, comunità di persone riconciliate con Dio e tra di loro, è quella di essere profezia e fermento di riconciliazione tra i vari gruppi etnici, linguistici ed anche religiosi, all’interno delle singole nazioni e in tutto il continente”. La riconciliazione è “fondamento stabile sui cui costruire la pace”, ha concluso.Sir