Vita Chiesa

CCEE: INCONTRO SEGRETARI GENERALI A LEOPOLI, LA TEOLOGIA SOCIALE DELLA NUOVA ENCICLICA

(Leopoli – Ucraina) Si è concluso questa mattina a Leopoli, in Ucraina, il 37° incontro dei segretari generali delle 36 Conferenze episcopali europee (Ccee), che si era aperto giovedì scorso. Durante i lavori è stata anche presentata, da padre Hans Langendörfer, segretario generale della Conferenza episcopale tedesca anche l’enciclica “Caritas in veritate” (testo integrale). Langendölfer, nella conferenza stampa nel corso dei lavori, ha evidenziato tre priorità contenute nel nuovo documento: “la centralità dell’uomo, la dimensione sociale dell’economia e il tema della globalizzazione e dell’interdipendenza dei Policentri”. “Nel mondo dell’economia e della politica si parla volentieri di tecnica, di programma, di come salvare le banche o promuovere alcuni settori specifici dell’economia – ha detto padre Langendörfer – e benché tutte queste domande sono legittime, non è sempre chiaro quale è la vera domanda di fondo: perché tutto questo?”. Per il Santo Padre, ha evidenziato il gesuita, la risposta è chiara: “L’orientamento centrale deve essere la ricerca del bene comune e lo sviluppo integrale della persona umana. L’economia e il mercato hanno bisogno dell’etica per un suo corretto funzionamento, di un’etica amica della persona”. La dimensione sociale dell’economia che il Papa definisce è “una dimensione che non tollera esclusioni e scarti. Ogni uomo ha il diritto di partecipare al mondo del mercato e del lavoro”. E’ necessario quindi uno Stato che deve essere aperto ad una maggiore partecipazione della società civile. Dei sindacati, innanzitutto, ha sottolineato Langendöfer, in particolare per “la tutela dei sistemi di previdenza sociale e professionale, ma anche di altre istanze sociali, come la Chiesa. Con questa crisi economico-finanziaria, abbiamo capito come il mercato non può contare solo su se stesso ma deve attingere energie morali da altri soggetti”, ha evidenziato il gesuita. La terza priorità evidenziata dal segretario dei vescovi tedeschi “è quella dello sviluppo in un mondo globalizzato e policentrico”. L’enciclica sottolinea come in particolare la ricostruzione economica non deve riguardare solamente i paesi industrializzati; l’economia europea non può non tenere conto dell’Africa o dell’Asia”.I segretari generali delle Conferenze episcopali europee, ha quindi riferito dal portavoce del Ccee, hanno parlato di un’“enciclica di teologia sociale” e per la “chiarezza” con la quale Benedetto XVI “è riuscito a individuare le urgenze attuali” e a ribadire allo stesso tempo il messaggio centrale dell’insegnamento sociale della Chiesa: “la centralità dell’uomo”. Il Papa, hanno evidenziato i segretari generali, “attua una vera e propria opera di discernimento dei mali e dei rischi di uno sviluppo incontrollato dell’economia”. I Segretari generali auspicano ora che si rafforzi “l’impegno della Chiesa a organizzare il proprio pensiero ed aprire un dibattito sul tema dello sviluppo sociale che in definitiva è dell’amore sociale”. “Con questa enciclica, ottimista e realista allo stesso tempo – hanno aggiunto -, il Papa ha avuto il coraggio di chiamare alla conversione dello sviluppo e del modo di pensare l’uomo. Ora l’enciclica è affidata a tutti i cristiani ed in particolare anche alle Conferenze episcopali in Europa e nel mondo. Il prossimo appuntamento dei segretari generali del Ccee si svolgerà a Roma dal 10 al 13 giugno 2010.Sir