(Isola del Gran Sasso) E’ partita da Piazza Duomo nel cuore della zona rossa de L’Aquila, ieri mattina, l’ultima tappa del pellegrinaggio della Croce della GMG in Abruzzo. Siamo qui ha spiegato don Dino Ingrao, responsabile diocesano della Pastorale Giovanile perché questo è il cuore pulsante delle città. Da qui partono tutte le vie che, come tanti capillari, si diramano per il centro storico fino alle periferie, dando vita alla città. Vogliamo che questa croce faccia tornare a pulsare questo cuore perché da qui possa partire la nostra rinascita. Sul piazzale della Cattedrale, danneggiata dal terremoto, i giovani della delegazione internazionale, proveniente da Roma, i coetanei aquilani e i Vigili del Fuoco hanno recitato una preghiera tenendosi per mano attorno alla Croce. Pochi minuti dopo la carovana si è rimessa in marcia, sotto la pioggia, verso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata dove cinquemila giovani hanno partecipato alla chiusura dell’Agorà della regione abruzzese-molisana. Dopo tre giorni trascorsi tra le tendopoli de L’Aquila la Croce, donata ai giovani del mondo da Giovanni Paolo II, ha fatto il suo ingresso al Santuario portata sulle spalle dei giovani di Collemaggio; l’ultima tendopoli ad essere stata visitata lunedì notte. Al termine della cerimonia i giovani si sono avvicinati a toccare la Croce prima del suo ritorno a Roma.Sir