“L’Europa è diventato un Paese di missione”: lo ha detto il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, nella relazione che ha aperto i lavori dell’XI congresso europeo dei vescovi e responsabili delle Conferenze episcopali per la catechesi in Europa La comunità cristiana e il primo annuncio, in corso a Roma fino al 7 maggio per iniziativa del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Sottolineando la necessità di una “visione” nell’attuale “situazione di crisi e di cambiamenti”, il card. Kasper ha spiegato che la nuova evangelizzazione “non è altro che annunciare nuovamente la notizia lieta e liberante di Gesù”. Un annuncio che “non significa indottrinamento, bensì testimonianza spirituale attraverso la parola e l’azione, nonché attraverso l’intera vita della Chiesa”, ha puntualizzato citando la costituzione dogmatica Dei Verbum. Nel documento, il cardinale distingue tra “prima evangelizzazione” in “alcune parti dell’Africa e particolarmente in Asia”, e nuova evangelizzazione da attuare in Europa, in cui esistono un “ateismo anticlericale duro e un laicismo articolato a livello politico.“Per contro”, ha proseguito Kasper, “si assiste ad un ritorno della religione, un processo “ambivalente”, che spesso “porta ad una vaga religiosità diffusa ed elastica, una religiosità fai-da te”. “Alla patologia della ragione corrisponde una religiosità patologica”, ha aggiunto il presule definendo la situazione “uno scisma tra Dio e il mondo, tra fede e pensiero, che occorre risolvere nell’interesse della religione e del mondo”. Pertanto, la nuova evangelizzazione intende “indicare la strada per un nuovo umanesimo e una nuova civiltà della vita e dell’amore” e implica un “rinnovamento missionario delle parrocchie”. Ma solo una “Chiesa che ha evangelizzato se stessa può evangelizzare, una Chiesa che si adoperi per il proprio rinnovamento spirituale al suo interno e al suo esterno”, ha ammonito. “Non si tratta dunque di creare nuove organizzazioni e istituzioni; ne abbiamo a sufficienza: la nuova evangelizzazione è soprattutto un compito spirituale e una sfida”. Pertanto, ha concluso il card. Kasper, “dobbiamo catturare nuovamente il fuoco e l’entusiasmo della Pentecoste. Se catturiamo questo fuoco, esso si propagherà continuamente da se stesso. La nuova evangelizzazione dell’Europa inizia con una Pentecoste rinnovata; inizia da noi stessi”.Sir