Vita Chiesa

GMG: CARD. RYLKO, LA PASTORALE GIOVANILE NON PUÒ PERMETTERSI MEDIOCRITÀ

“La pastorale delle giovani generazioni non è un’appendice dell’azione pastorale ordinaria della Chiesa, ma il suo centro, il suo cuore. Ed è compito esigentissimo, perché i giovani hanno aspettative esigentissime nei confronti degli adulti, nei quali vogliono trovare non solo maestri, ma soprattutto testimoni autentici e coerenti”. Lo ha ribadito il presidente del Pontificio Consiglio per i laici, card. Stanisław Ryłko, aprendo oggi a Roma i lavori dell’“Incontro internazionale degli operatori di pastorale giovanile: da Sydney 2008 a Madrid 2011”, organizzato dal già citato Consiglio. All’iniziativa, che si chiuderà domenica 5 aprile, con la messa delle Palme in piazza san Pietro, prendono parte delegati di circa 70 Paesi dei cinque continenti e rappresentanti di 34 movimenti ecclesiali e associazioni giovanili. “La pastorale giovanile – ha detto il cardinale – è una pastorale che non può permettersi routine e mediocrità. Essa reclama una costante conversione del cuore e la continua ricerca di vie sempre nuove per l’annuncio di Cristo. E richiede una vera passione pastorale per i giovani. Nell’odierno contesto culturale, caratterizzato da una vera e propria emergenza educativa, alla quale Benedetto XVI dedica estrema attenzione, è un compito particolarmente arduo. Ma anche questa è una sfida che la pastorale giovanile deve saper raccogliere”.“Le Gmg – ha aggiunto Rylko – sono diventate provvidenziali catalizzatori dell’impegno pastorale della Chiesa a favore delle giovani generazioni, svolgono una preziosa funzione di orientamento, di ispirazione e di incoraggiamento. E negli anni si sono pure rivelate uno straordinario osservatorio del mondo giovanile su scala planetaria che consente di individuare tendenze emergenti tra i giovani che difficilmente trovano spazio nei media”. Grazie alle Gmg “è nata una nuova generazione di giovani capaci di andare controcorrente rispetto alla cultura postmoderna dominante. Si tratta dei giovani del ‘sì’ a Cristo e alla sua Chiesa; dei giovani alla ricerca del senso vero della vita”. “Statisticamente, una minoranza – ha riconosciuto il cardinale – ma ‘creativa’, una di quelle minoranze che sono determinanti per il futuro dell’umanità”. Le Gmg sono anche “laboratori di pastorale giovanile”. “Alle Gmg – ha ricordato – si deve infatti anche la nascita di una nuova generazione di operatori di pastorale giovanile, capaci di rispondere ai veri problemi dei giovani”. “La parola ‘provocazione’ – è stata la conclusione – rende molto bene la natura della sfida pastorale che le Gmg rappresentano per la Chiesa. Ci ricorda che la pastorale delle giovani generazioni non è un’appendice dell’azione pastorale ordinaria della Chiesa, ma il suo centro, il suo cuore”.Sir