Vorrei chiedere che la giusta realizzazione delle fondamentali aspirazioni delle popolazioni più bisognose costituisca la preoccupazione principale di coloro che ricoprono le cariche pubbliche, poiché la loro intenzione sono certo è quella di svolgere la missione ricevuta non per se stessi ma in vista del bene comune: è stato l’appello finale del Papa, nella cerimonia di congedo all’Aeroporto internazionale 4 de Fevereiro di Luanda, prima di partire, stamattina, dall’Angola (testo integrale). Il nostro cuore non può darsi pace ha dichiarato – finché ci sono fratelli che soffrono per mancanza di cibo, di lavoro, di una casa o di altri beni fondamentali. Per arrivare a dare una risposta concreta a questi nostri fratelli in umanità, la prima sfida da vincere è quella della solidarietà: solidarietà fra le generazioni, solidarietà fra le Nazioni e tra i Continenti che generi una sempre più equa condivisione delle risorse della terra fra tutti gli uomini. E da Luanda il Pontefice ha allargato lo sguardo verso l’Africa intera, dandole appuntamento ad ottobre nella Città del Vaticano, in occasione della II Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi dedicata a questo Continente. Prego ora Iddio ha concluso – di fare sentire la sua protezione ed aiuto ai rifugiati ed espatriati senza numero che vagano nella attesa di un ritorno alla propria casa.Sir