Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, ANGELUS: IL PECCATO È UNA PARALISI DELLO SPIRITO

“Il peccato è una sorta di paralisi dello spirito da cui soltanto la potenza dell’amore misericordioso di Dio può liberarci, permettendoci di rialzarci e di riprendere il cammino sulla via del bene”. Lo ha detto il Papa durante l’Angelus di ieri, in cui ha commentato la pagina evangelica del paralitico perdonato e guarito, narrata da Marco (Mc 2, 1-12). “Questo racconto evangelico – le parole di Benedetto XVI – mostra che Gesù ha il potere non solo di risanare il corpo malato, ma anche di rimettere i peccati; ed anzi, la guarigione fisica è segno del risanamento spirituale che produce il suo perdono”. “In effetti – ha concluso il Santo Padre – il peccato è una sorta di paralisi dello spirito da cui soltanto la potenza dell’amore misericordioso di Dio può liberarci, permettendoci di rialzarci e di riprendere il cammino sulla via del bene”.“La Cattedra di Pietro simboleggia l’autorità del Vescovo di Roma, chiamato a svolgere un peculiare servizio nei confronti dell’intero Popolo di Dio”. A ricordarlo è stato ieri il Papa. “Subito dopo il martirio dei santi Pietro e Paolo – le parole di Benedetto XVI all’Angelus – alla Chiesa di Roma venne riconosciuto il ruolo primaziale in tutta la comunità cattolica, ruolo attestato già nel II secolo da sant’Ignazio di Antiochia e da sant’Ireneo di Lione”. Un ministero “singolare e specifico del Vescovo di Roma”, quello del primato petrino, che è stato ribadito dal Concilio Vaticano II, come ha ricordato il pontefice citando la Lumen Gentium, dove si legge che “nella comunione ecclesiastica vi sono legittimamente delle Chiese particolari, che godono di proprie tradizioni, rimanendo integro il primato della Cattedra di Pietro, la quale presiede alla comunione universale della carità, tutela le varietà legittime, e insieme veglia affinché ciò che è particolare, non solo non nuoccia all’unità, ma piuttosto la serva”. Di qui la richiesta ai fedeli “di accompagnarmi con le vostre preghiere, perché possa compiere fedelmente l’alto compito che la Provvidenza divina mi ha affidato”. Al termine dell’Angelus, il Papa ha esortato ad “entrare con le dovute disposizioni d’animo nel tempo della Quaresima, che inizierà mercoledì prossimo con il suggestivo Rito delle Ceneri”.Sir