Il comunismo ha lasciato in eredità delle ferite profonde nella vita delle persone e della società, dalle quali emerge una richiesta di aiuto e il bisogno di Dio e della Chiesa per guarire l’uomo. E’ quanto affermano i Cardinali e i Presidenti delle 13 Conferenze Episcopali dell’Europa Centro-Est che il 10 febbraio, giorno della memoria del Beato card. Alojzije Stepinac, vescovo martire del regime comunista, si sono ritrovati a Zagabria per parlare della Missione della Chiesa nei Paesi del Centro-Est europeo a vent’anni dal crollo del sistema comunista, 1989-2009. L’incontro, il terzo di questo tipo, dopo Budapest nel 2004 e Praga nel 2007, è stato organizzato dall’arcidiocesi di Zagabria e dalla Conferenza episcopale croata, su invito del card. Josip Bozanić, arcivescovo e metropolita di Zagabria e vice presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Scambiandosi numerose testimonianze relative ai propri Paesi nel periodo comunista, si legge nel comunicato finale diffuso oggi, i presidenti hanno rilevato quanto, ancora oggi, su quegli anni si fatichi a dire la verità e quanto sia forte la tendenza a tacere su ciò che accadde realmente. Il peso psicologico dell’epoca precedente accompagna ancora queste società provocando l’estrema polarizzazione e l’atmosfera di sfiducia e di odio in diversi ambienti.Per questo, afferma il comunicato, si è evidenziata l’importanza da un lato di aiutare le nuove generazioni a conoscere la storia vera, e dall’altro di tenere desta la memoria di coloro che sono stati pronti al martirio per la fede. Il comunismo ha lasciato in eredità delle ferite profonde nella vita delle persone e della società, dalle quali emerge una richiesta di aiuto e il bisogno di Dio e della Chiesa per guarire l’uomo. L’analisi di tale situazione ha condotto i presenti ad affrontare le sfide che attendono la Chiesa e l’Europa soprattutto nel campo della globalizzazione, della bioetica e delle neuroscienze, così come nell’ambito delle forti correnti migratorie, della pace e della costruzione di un nuovo ordine mondiale. La comune convinzione è che la Chiesa sia chiamata oggi in Europa a dialogare con tutti, a tutelare la libertà della coscienza e ad affrontare le nuove ideologie che avanzano. Altri temi su cui tenere alta l’attenzione sono anche la tutela della vita e della famiglia, l’educazione dei giovani e dei bambini, la riconciliazione all’interno della società e fra i popoli. Nell’incontro è stato deciso di promuovere nei vari Paesi della regione diversi e articolati convegni, soprattutto di carattere storico, per portare in luce la verità della vita della Chiesa e dei cristiani nel periodo comunista.Sir