Bisogna combattere la tentazione di stabilire contatti con i Paesi africani con l’esclusivo obiettivo di trarne il maggior profitto possibile; in positivo, vanno favorite partnership rispettose della dignità e dei diritti inalienabili di quegli uomini e dei loro Popoli. E’ questo il contributo che l’Unione Europea può dare al Continente africano secondo il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, che oggi ha incontrato gli ambasciatori dell’Unione europea. Occorre aiutare la soluzione dei conflitti in corso, lottare contro le ingiustizie che li hanno provocati e soccorrere le masse di profughi e di sfollati che soffrono e destabilizzano quel continente ha sottolineato Bertone che ha espresso soddisfazione per quello che i Paesi Ue già fanno in questo campo incoraggiandoli a proseguire nonostante la crisi economica e finanziaria. In particolare il cardinale ha esortato i Paesi Ue a rispettare gli impegni commerciali in favore dell’Africa, che sono stati assunti alle Conferenze ministeriali di Doha (2001) e di Hong Kong (2005); ad evitare misure protezionistiche che danneggino i Paesi in via di sviluppo; a risolvere rapidamente i problemi del debito multilaterale di alcuni Paesi africani; a compiere le promesse di aiuto pubblico allo sviluppo; ad aiutare la nascita di un’agricoltura che garantisca la sicurezza alimentare di quelle popolazioni. Al centro delle raccomandazione del Segretario di Stato vaticano anche la sanità pubblica, il commercio di armi, il traffico illegale di materie prime, il riciclaggio di denaro sporco, la fuga di capitali e la corruzione di funzionari.La situazione rimane molto delicata e non potrà essere risolta in modo durevole e sostenibile se si prescinderà dal più ampio panorama medio-orientale. Resta viva, pertanto, l’esigenza di un approccio globale alle difficoltà dei Paesi di quella Regione, nel rispetto delle aspirazioni e degli interessi legittimi di tutte le popolazioni coinvolte. Nel discorso agli ambasciatori dell’Unione europea, il cardinale Segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, è tornato a parlare di Terra Santa dove, ha ribadito, occorre che i leader oggi Israele eleggerà i propri – facciano avanzare con determinazione il processo di pace e di distensione e guidino i rispettivi Popoli verso la difficile, ma indispensabile riconciliazione. Circa la situazione nella striscia di Gaza, Bertone ha dichiarato che è ancora prioritario garantire l’accesso degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile ed insistere perché le parti in causa non si abbandonino alla logica dello scontro e della violenza, ma seguano piuttosto la via del dialogo e del negoziato. La guerra e l’odio ha sottolineato – non sono la soluzione dei problemi: a taluni ciò suona come un’affermazione utopistica, ma in realtà si tratta di una verità confermata dalla storia più recente della Terra Santa.Sir