L’eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell’uomo. È il forte monito lanciato ieri dal Papa, prima di recitare l’Angelus. La vera risposta ha spiegato il Pontefice, ricordando la Giornata per la vita promossa dalla Conferenza episcopale italiana, sul tema La forza della vita nella sofferenza non può essere dare la morte, per quanto dolce, ma testimoniare l’amore che aiuta ad affrontare il dolore e l’agonia in modo umano. Tutto ciò, partendo da una certezza: Nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio. Di qui il ringraziamento di Benedetto XVI a tutte le persone che sono nella sofferenza e chi si impegna ogni giorno al loro sostegno, servendo la vita in ogni sua fase: genitori, operatori sanitari, sacerdoti, religiosi, ricercatori, volontari, e molti altri. Un grazie, quello del Pontefice, che al termine dell’Angelus nei saluti ai fedeli di lingua italiana si è diretto in modo particolare al Movimento per la vita, alle delegazioni delle Facoltà di medicina e chirurgia delle Università di Roma, presenti in piazza S.Pietro, e a quanti sono impegnati a difesa e promozione del fondamentale bene della vita. Apprezzo e incoraggio l’impegno della diocesi di Roma in questo campo ha aggiunto il Santo Padre e presento auguri cordiali anche per la Settimana della famiglia, che inizia oggi.Sir