I tempi sono maturi perché la Chiesa universale pensi ad un Sinodo generale per i cristiani in Iraq e nel Medio Oriente. La proposta di mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, è giunta ieri sera nel corso della presentazione di un documentario sui rifugiati cristiani iracheni prodotto dall’associazione Salvaimonasteri. Il sinodo ha spiegato – potrebbe aiutarci a studiare insieme i problemi e le prospettive dei cristiani nella regione, i quali in assenza di una visione chiara sul futuro pian piano lasceranno questa terra. Una perdita che sarebbe grave anche per i musulmani: dobbiamo infatti restare in Iraq anche per aiutare loro a creare un cambiamento basato sul pluralismo. Tutti conoscono la grave situazione che viviamo in questi ultimi 5 anni e i cristiani ha detto a sua volta mons. Matti S. Matoka, arcivescovo siro-cattolico di Baghdad – sono i più colpiti. La coscienza mondiale dove porsi il problema del destino dei rifugiati costretti a lasciare le case per le violenze, ma anche quello dell’esistenza dei cristiani che restano nel Paese. La situazione, per il vescovo, infatti è tale da fare immaginare un disegno affinché i cristiani lascino il Medio Oriente.Sir