Un’atmosfera di straordinaria commozione. Così mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, invitato dal metropolita Kirill a partecipare ai funerali del Patriarca Alessio II, descrive al Sir il clima che si respira in queste ore a Mosca. Commovente dice mons. Paglia la presenza dei metropoliti di tutte le Russie, la partecipazione dei capi delle Chiese ortodosse e anche la presenza della delegazione cattolica. Presenti ai funerali fa notare il vescovo – anche ebrei con alcuni rabbini. In questo momento di dolore, c’è stata come una tensione di fraternità straordinaria, sottolineata tra l’altro anche dalla omelia di Kirill, il quale ha ricordato l’opera del Patriarca che ha saputo accompagnare la Chiesa ortodossa russa verso il suo ristabilimento pieno dopo un periodo di persecuzioni e debolezza. Oggi la Chiesa è rinata, non solo come Chiesa ma soprattutto nei cuori delle persone, forte solo dell’amore, l’unica potenza, ha detto Kirill, che sostiene la Chiesa nella sua missione del mondo. E Alessio II con la sua testimonianza coraggiosa, ha saputo portare la forza della fede russa oltre i confini della Russia, ovunque nel mondo. Particolarmente commovente ha aggiunto il vescovo Paglia – è stato il bacio finale quando tutti i metropoliti si sono avvicinati alla salma ed hanno baciato il volto coperto del Patriarca. Toccante è stato poi quando il metropolita Kirill ha inviato i cardinali e i vescovi cattolici presenti a fare lo stesso. Terminata la cerimonia, un lungo corteo funebre, sotto una pioggia battente, sta accompagnando la salma del Patriarca verso la cattedrale della Epifania dove Alessio II ha voluto essere sepolto. Dopo aver sepolto la salma lì fa sapere Paglia -, si ritornerà tutti nella cattedrale di Cristo Salvatore per un momento di agape fraterna.Sir