Lunga la lista delle personalità presenti ai funerali di Sua Santità Alessio II diffusa questa mattina dal Patriarcato di Mosca. Alla cerimonia che è iniziata alle ore 11 (locali, ore 9 in Italia) partecipano 6 capi della Chiese ortodosse con rispettive delegazioni: il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, il Patriarca di Georgia Ilia III, il Patriarca Daniel di Romania, il metropolita Christopher della Cechia e Slovacchia, gli arcivescovi Anastasios di Tirana e di tutta l’Albania e Girolamo di Atene e di tutta la Grecia. Della Chiesa cattolica romana è presente una delegazione guidata dal card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani alla quale fanno parte anche il card. Roger Etchegaray, il nunzio apostolico mons. Antonio Mennini e l’arcivescovo della arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi. E’ presente anche una delegazione della Chiesa armena apostolica guidata dal Catholicos Karekin II. Sono arrivati a Mosca rappresentanti della Chiesa anglicana, della Chiesa evangelica di Germania e Norvegia, della Chiesa evangelica luterana di Finlandia, della Conferenza delle Chiese europee. Nel prendere la parola, il metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad, eletto sabato scorso Patriarca ad interim, ha pronunciato un omaggio al Patriarca Alessio II. Ha ereditato ha detto una Chiesa indebolita dopo decenni di repressione. Nel momento in cui grandi sfide pesavano sul nostro Paese, la debole Chiesa russa ha dovuto affrontarle, non perdere il suo popolo e aiutarlo a ritrovare la fede. Oggi ha proseguito il metropolita Kirill, che si è visibilmente commosso fino alle lacrime ci lascia un’altra Chiesa. Non è più la Chiesa debole, impotente. Nonostante tutte le sfide, ha saputo salvaguardare l’unità della Chiesa e oggi siamo qui tutti insieme.Sir