Il dialogo cattolico-ebraico può diventare un segno di speranza e di ispirazione per questo nostro mondo inquieto. Lo scrivono ebrei e cattolici nella dichiarazione finale diffusa oggi al termine del 20° incontro del Comitato Internazionale di collegamento cattolico-ebraico (ILC), che si è riunito a Budapest dal 9 al 12 novembre. Negli ultimi decenni si legge nel testo il dialogo cattolico-ebraico è stato caratterizzato da una crescente amicizia e comprensione reciproca che ci hanno permesso di costruire un clima di fiducia. Il nuovo spirito di amicizia e di cura l’uno per l’altro può essere il simbolo più importante che possiamo offrire alle nostre società. Significativo in questo senso prosegue il comunicato – è stato il primo incontro di un gruppo di giovani leaders, cattolici ed ebrei, che si è svolto qualche giorno prima dell’incontro del Comitato. Due le sessioni di incontro plenario: la prima dedicata al ruolo della religione nella società civile; la seconda allo stato del dialogo ebraico-cattolico nell’Europa dell’Est. Nei gruppi di lavoro si è parlato di progetti comuni, tra cui un’iniziativa di dialogo trilaterale che coinvolge anche rappresentanti della Maroccan Mohammedian League of Muslim Scholars. Cattolici ed ebrei deplorano gli atti di violenza contro i cristiani e gli episodi di antisemitismo nel mondo. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale diffusa oggi a conclusione del 20° incontro del Comitato Internazionale di collegamento cattolico-ebraico (ILC Budapest, 9-12 novembre). Continuiamo a deplorare la violenza a sfondo religioso si legge nel testo – e a prendere atto in particolare delle violenze nei confronti dei cristiani in India e in Iraq e degli episodi di antisemitismo in Europa e nel Medio Oriente. Noi come leaders religiosi chiediamo ai membri delle nostre due tradizioni di accettare il loro ruolo di promozione del rispetto e della reciproca comprensione. La libertà di religione deve essere garantita sia per gli individui che per le comunità dalle rispettive Autorità religiose e civili. Cattolici ed ebrei hanno un obbligo etico di dimostrare la responsabilità religiosa per la società e di educare le future generazioni ai valori religiosi. Questo è particolarmente importante nel momento attuale di fronte all’emergere di espressioni di xenofobia, razzismo e antisemitismo in alcune parti dell’Europa centrale e orientale. Nel comunicato si accenna anche alla crisi finanziaria mondiale chiedendo di non attribuire la responsabilità a nessun particolare gruppo religioso, economico, sociale, etnico, nazionale.Sir