Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: IMPORTANTI CONSONANZE TEMATICHE TRA PAOLO E GESÙ

“Paolo, che con tutta probabilità non era in Galilea durante gli anni della vita pubblica di Gesù, “non dice di avere conosciuto personalmente il Gesù storico” ha spiegato oggi il Papa nella catechesi dell’udienza generale; lo ha conosciuto “essenzialmente attraverso la prima comunità cristiana, cioè attraverso la mediazione della Chiesa” che “giocò un duplice ruolo: quello di una prima testimonianza, non tollerata, verso cui Paolo si dimostrò intransigente; e poi quello della trasmissione ormai accolta della ‘buona notizia’, della quale il Paolo cristiano si fece banditore infaticabile”. “Possiamo distinguere in Paolo tre forme di riferimento al Gesù terreno – ha proseguito Benedetto XVI -. In primo luogo, ci sono riferimenti espliciti e diretti”, in secondo luogo “possiamo intravedere in alcune frasi delle Lettere paoline varie allusioni alla tradizione attestata nei Vangeli sinottici, anche se non c’è un riferimento esplicito né a Gesù né al Signore”. Infine, ha osservato il Pontefice, “è possibile riscontrare alcune importanti consonanze tematiche tra il pensiero di Paolo e la predicazione di Gesù, anche là dove l’Apostolo non rimanda direttamente a Lui e dove magari tra di loro c’è differenza di linguaggio”. Un caso tipico è “l’annuncio del Regno di Dio, “al centro della predicazione del Gesù storico”, mentre in Paolo “si può rilevare una trasposizione: il tema del premio di Dio si trasforma in cristologia”. Tuttavia, ha precisato il Papa, “le stesse disposizioni richieste da Gesù per entrare nel Regno di Dio valgono esattamene per Paolo a proposito della giustificazione mediante la fede; tutti e due, cioè, richiedono un atteggiamento di grande umiltà e disponibilità, libera da presunzioni, per accogliere la grazia di Dio”. Rammentando l’invocazione di Gesù “Abbà – Padre”, Benedetto XVI la ha definita “un’espressione familiare usata dai bambini, impensabile per un ebreo nei confronti del proprio padre”; eppure, “sorprendentemente, nella lettera ai Romani, Paolo la pone in bocca ai battezzati”. Infine, la dimensione salvifica della morte di Gesù come “riscatto, redenzione, liberazione e riconciliazione” che “costituisce il centro della teologia paolina”.Sir