Si è celebrata ieri in Svizzera la festa federale di Ringraziamento, Penitenza e Preghiera 2008. Per l’occasione i vescovi elvetici hanno diffuso una lettera pastorale dal titolo All’inizio Dio creò i cieli e la terra nella quale ribadiscono che la fede in Dio creatore non si oppone alla teoria scientifica dell’evoluzione ed invitano a parlare piuttosto di mutua complementarietà. La scienza e la fede, insieme, danno un’immagine del mondo molto più completa che non prese separatamente. Gli scienziati osservano il mondo da una angolazione ben precisa, scartandone molte altre: vogliono constatare nel modo più esatto possibile i fatti esterni di tutto ciò che esiste. Tuttavia esistono numerosi scienziati e tecnici persuasi che una spiegazione, pur esatta che sia, non basti a capire veramente il nostro mondo. Se voglio capire una persona, non mi basta conoscere precisamente i meccanismi chimici e biologici del suo corpo, devo coglierla nella sua totalità. Per i presuli chi si chiede, come mai l’esistenza del mondo? Perché l’evoluzione? non lo fa con spirito scientifico, ma in quanto persona, per questo non si può dire pienamente soddisfatto dalle spiegazioni della scienza. Da qui lo stupore davanti all’immensità dell’universo e la visione di un mondo creato da Dio perfettamente compatibile con il punto di vista scientifico di un mondo sviluppatosi in miliardi di anni. E’ proprio perché il nostro mondo nasce dall’Amore di Dio che si capisce che non può essere un mondo statico, compiuto fin dall’inizio. All’uomo è dato di analizzare scientificamente l’opera della creazione, ma anche la responsabilità di curarla e preservarla. Preservare la creazione conclude la lettera, pone una triplice esigenza: mettere dei limiti allo sfruttamento e al consumo delle risorse, ma anche alla realizzazione delle innovazioni tecniche, rinunciare a tutto ciò che mette in pericolo il futuro della natura e dell’umanità, e impegno nell’economia e nella politica per un miglioramento durevole delle condizioni di vita di tutti gli uomini e di tutte le altre creature.Sir