Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: UDIENZA, LA DIMENSIONE SPIRITUALE È GARANTE DELLA NOSTRA LIBERTÀ

Un “viaggio apostolico ricco di tanti doni spirituali”: così, questa mattina, Benedetto XVI ha definito la visita pastorale compiuta nei giorni scorsi in Francia. Ripercorrendone i vari momenti durante la catechesi dell’udienza generale, il Papa ha rievocato la prima giornata a Parigi, dove ha incontrato “idealmente l’intero popolo francese, rendendo così omaggio a un’amata Nazione nella quale la Chiesa, già dal II secolo, ha svolto un fondamentale ruolo civilizzatore”. “E’ interessante – ha osservato il Pontefice – che proprio in tale contesto sia maturata l’esigenza di una sana distinzione tra la sfera politica e quella religiosa”. “Autentica laicità – ha spiegato – non è prescindere dalla dimensione spirituale, ma riconoscere che proprio questa, radicalmente, è garante della nostra libertà e dell’autonomia delle realtà terrene”. Richiamando l’incontro con il mondo della cultura e la propria riflessione, il Papa ha sottolineato il legame tra “la ricerca di Dio” e la “cultura della parola” fin dai primi tempi del monachesimo benedettino. Di qui l’importanza delle “scienze profane” e dello sviluppo “nei monasteri quella eruditio che avrebbe consentito il formarsi della cultura”. Proprio per questo, quaerere Deum – cercare Dio resta oggi come ieri la via maestra ed il fondamento di ogni vera cultura”.Dopo aver rievocato l’incontro a Notre-Dame con i sacerdoti, i religiosi e le religiose, il Papa si è soffermato sul saluto ai giovani sul sagrato della cattedrale ai quali, ha detto, “ho consegnato due tesori della fede cristiana: lo Spirito Santo e la Croce. Lo Spirito apre l’intelligenza umana ad orizzonti che la superano e le fa comprendere la bellezza e la verità dell’amore di Dio rivelato proprio nella Croce. Un amore da cui nulla mai potrà separarci”. L’invito ai “fedeli di Parigi e della Francia intera a ricercare il Dio vivente” è stato rivolto dal Pontefice durante la celebrazione eucaristica sull’Esplanade des Invalides, prima di recarsi a Lourdes per unirsi “a migliaia di fedeli nel ‘Cammino del Giubileo’, che ripercorre i luoghi della vita di santa Bernadette”. Per il Papa “Lourdes è veramente un luogo di luce, di preghiera, di speranza e di conversione, fondate sulla roccia dell’amore di Dio, che ha avuto la sua rivelazione culminante nella Croce gloriosa di Cristo”, e “a Lourdes, alla scuola di Maria, prima e perfetta discepola del Crocifisso, i pellegrini imparano a considerare le croci della propria vita proprio alla luce della Croce gloriosa di Cristo” e “la Croce ci ricorda che non esiste vero amore senza sofferenza, non c’è dono della vita senza dolore”.A Lourdes, ha proseguito Benedetto XVI, “si è tenuto l’importante incontro con l’Episcopato francese: è stato un momento di intensa comunione spirituale, in cui abbiamo insieme affidato alla Vergine le comuni attese e preoccupazioni pastorali”. Tappa successiva, la processione eucaristica con migliaia di fedeli, tra cui numerosi ammalati. Lunedì 15 settembre, memoria liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, dopo una breve visita alla Cappella dell’Ospedale, il Pontefice ha presieduto sul sagrato della basilica del Rosario la celebrazione della Santa Messa, “durante la quale – ha rammentato – ho amministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi. Con i malati e con quanti li accudiscono, ho voluto meditare sulle lacrime di Maria versate sotto la Croce, e sul suo sorriso, che illumina il mattino di Pasqua”. Invitando i presenti a ringraziare “il Signore per questo viaggio apostolico ricco di tanti doni spirituali” e “perché, Maria, apparendo a santa Bernadette, ha aperto nel mondo uno spazio privilegiato per incontrare l’amore divino che guarisce e che salva”, il Papa ha concluso: “A Lourdes, la Vergine Santa invita tutti a considerare la terra come luogo del nostro pellegrinaggio verso la patria definitiva, che è il Cielo”.Sir