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Terremoto in Albania: scossa con epicentro a Durazzo. Bilancio provvisorio: 6 morti e 150 feriti. Sisma avvertito nei Balcani e in Italia

È pesante il bilancio del terremoto che questa notte, alle 2.54 ora locale (3.54 in Italia) ha colpito l'Albania, con epicentro nei pressi di Durazzo, città costiera non distante dalla capitale Tirana. Al momento si contano 6 morti e 150 feriti. La testimonianza del segretario della Conferenza episcopale albanese.

Già si scava tra le macerie: sono crollate case e palazzi. La scossa, di magnitudo 6.5, è stata avvertita in tutto il Paese, specialmente nelle regioni costiere, ma anche in Puglia, Basilicata, Campania. Gran parte della regione balcanica ha tremato, fino alla Croazia a nord, alla Bulgaria a est, e alla Grecia a sud. La città più colpita è Durazzo; nella capitale Tirana la popolazione è scesa per strada in preda al panico.

«Il terremoto di questa notte in Albania ha causato molti danni, anche se per il momento non disponiamo di dati ufficiali. Le scosse sono state molto forti, e hanno interessato soprattutto Durazzo, Lezha, il litorale adriatico e sono state avvertite a Tirana. Sono finora accertate alcune vittime, ma ce ne potrebbero essere altre sotto le macerie». Mons. Gjergj Meta, vescovo di Reshen e segretario della Conferenza episcopale albanese, racconta al Sir la situazione nel suo Paese, colpito nella notte da un forte sisma. «Dopo il terremoto del 1979, questa è la scossa più forte che sia stata avvertita in Albania. Quarant’anni fa il terremoto aveva colpito in particolare Scutari e aveva causato molte vittime». Prosegue: «La popolazione è stata presa dal terrore; alcune persone – essendo notte – non hanno avuto tempo di scappare in strada…».

Il vescovo spiega che «le strutture governative di sono immediatamente attivate per portare aiuto a chi è rimasto sotto le macerie e per portare in salvo i sopravvissuti. Come Chiesa locale e con la rete della Caritas ci stiamo attivando per andare in aiuto della popolazione, ciò è possibile anche attraverso i nostri partner internazionali fra cui Caritas Europa e altri organismi ecclesiali. Partecipiamo a questo momento così triste nella vita del nostro Paese. La nostra preghiera e la nostra concreta vicinanza è per tutte le vittime e le loro famiglie. Esprimiamo dolore per le vite perse, cerchiamo di portare conforto e aiuto a tutti coloro che sono stati colpiti da questa disgrazia. Che dio ci aiuti».