Cari amici, sono venuto in Australia come ambasciatore di pace. Per questo, sono lieto di incontrare voi che parimenti condividete questo anelito e insieme il desiderio di aiutare il mondo a conseguire la pace. Con queste parole, papa Benedetto XVI si è rivolto ai rappresentanti delle religioni che ha incontrato nella sala capitolare della St. Mary di Sydney (testo integrale). Il Papa è stato accolto dalle parole di benvenuto del rabbino Jeremy Lawrence e dello Sceicco Shardy, rappresentanti rispettivamente delle comunità ebraica e musulmana della città. In un mondo minacciato da sinistre e indiscriminate forme di violenza ha detto il Papa – la voce concorde di quanti hanno spirito religioso stimola le nazioni e le comunità a risolvere i conflitti con strumenti pacifici nel pieno rispetto della dignità umana. Il senso religioso radicato nel cuore dell’uomo ha fatto notare Benedetto XVI – guida gli uomini ad andare incontro alle necessità degli altri e a cercare vie concrete per contribuire al bene comune. Lo spirito religioso educa l’uomo al sacrificio e autodisciplina, ad una vita semplice e modesta. Questi valori ha aggiunto il Papa sono particolarmente importanti per un’adeguata formazione dei giovani, che tanto sovente sono tentati di considerare la vita stessa come un prodotto di consumo ma sono anche pronti ad accogliere volentieri ideali elevati come l’ascetismo, la pratica della virtù morale, il rispetto di sé e l’attenzione verso gli altri. Nel terminare il suo discorso, Benedetto XVI ha fatto riferimento alla responsabilità che le religioni hanno nel costruire un mondo di pace e per la riconciliazione tra i popoli: La religione ha detto il Santo Padre – offre la pace, ma – ancor più importante – suscita nello spirito umano la sete della verità e la fame della virtù. Ci sia dato di incoraggiare tutti, specialmente i giovani, ad ammirare con stupore la bellezza della vita, a ricercarne il significato ultimo e ad impegnarsi a realizzarne il sublime potenziale.Sir