La necessità del primato da dare alla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa e, insieme, il coraggio e la creatività di una pedagogia della comunicazione adatta ai tempi, considerando la cultura, i contesti di vita attuali, il mondo della comunicazione: sono queste le attese principali alla base dell’ Instrumentum laboris per la XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-26 ottobre 2008, tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa), presentato oggi in Vaticano dal segretario generale del Sinodo stesso, mons. Nikola Eterovic, e dal sottosegretario mons. Fortunato Frezza. Nel testo si sottolinea l’importanza di riconoscere che la Parola di Dio è Gesù Cristo e questo comporta una lettura dell’intera Bibbia considerata nel suo mistero in modo privilegiato nella celebrazione liturgica. L’Instrumentum laboris mette in luce inoltre la certezza che la Bibbia è rivelazione della Parola di Dio, pur con le tante difficoltà per la sua comprensione, specie nell’Antico Testamento. Il documento rileva poi il grande desiderio dei fedeli di ascoltare la Parola di Dio, cui si risponde con notevoli iniziative pastorali. Il Sinodo spiega l’ Instrumentum Laboris si propone, tra i suoi obiettivi, di aiutare a chiarire maggiormente quegli aspetti fondamentali della verità sulla Rivelazione, quali: Parola di Dio, fede, Tradizione, Bibbia, Magistero, che sottolinea motivano e garantiscono un valido ed efficace cammino di fede. Nel testo si spiega che un altro obiettivo è stimolare l’amore profondo per la Sacra Scrittura (..) sollecitare ovunque l’esercizio della Lectio Divina ( ) offrire al mondo dei poveri una parola di consolazione e di speranza. Tra l’altro si punta anche incoraggiare il dialogo ecumenico, strettamente vincolato all’ascolto della Parola di Dio; favorire il dialogo ebraico-cristiano, più ampiamente il dialogo interreligioso ed interculturale. Il documento è di 80 pagine, diviso in una premessa, otto capitoli e le conclusioni.Sir