Un figlio eminente del Benin e dell’Africa, stimato da tutti, animato da uno spirito profondamente apostolico e da un senso elevato della Chiesa e della sua missione nel mondo. Così il Papa, in un telegramma di cordoglio inviato a mons. Marcel Honrat Léon Agboton, arcivescovo di Cotonou, definisce il card. Bernardin Gantin, morto ieri, all’età di 86 anni, a Parigi. Originario del Benin, per 30 anni il porporato è stato a servizio della Santa Sede, primo cardinale di origine africana ad essere messo a capo di un dicastero vaticano. Nel telegramma, dopo aver espresso la sua fervente unione nella preghiera con i vescovi e i fedeli del Benin, con la famiglia del defunto e le persone toccate da tale lutto, Benedetto XVI rende grazie al Signore per il suo ministero fecondo, prima come arcivescovo di Cotonou, poi durante i numerosi anni alla Santa Sede, che ha servito con una generosa fedeltà, specialmente presso la Congregazione dei vescovi e come membro del Collegio cardinalizio, di cui è stato un decano apprezzato. Prefetto della Congregazione per i Vescovi dal 1984, il 5 giugno 1993 il card. Gantin venne eletto decano del collegio dei cardinali, mentre nel 1998, raggiunto il limite di età di 75 anni, si dimise dalla carica di prefetto. È stato, con Joseph Ratzinger, l’altro cardinale creato da Paolo VI nel giugno 1977. Nel 1956, a 34 anni, è diventato uno dei vescovi più giovani del mondo.Sir