Da astronomo, io continuo a credere che Dio sia il creatore dell’universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto d’amore: lo dice in una intervista su L’Osservatore Romano di oggi p. José Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana, interpellato sui rapporti tra astronomia e fede. Titolo dell’articolo è L’extraterrestre è mio fratello. Proprio in riferimento a una eventuale presenza di vita nello spazio, p. Funes afferma: A mio giudizio questa possibilità esiste. Gli astronomi ritengono che l’universo sia formato da cento miliardi di galassie, ciascuna delle quali è composta da cento miliardi di stelle. Molte di queste, o quasi tutte, potrebbero avere dei pianeti. Come si può escludere che la vita si sia sviluppata anche altrove?. Forme di vita aggiunge – potrebbero esistere in teoria perfino senza ossigeno o idrogeno e questo non costituirebbe problema per la nostra fede. Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio. Per dirla con san Francesco, se consideriamo le creature terrene come fratello’ e sorella’, perché non potremmo parlare anche di un fratello extraterrestre’? Farebbe parte comunque della creazione.Sir