I vescovi contano su di voi perché siate parte attiva e generosa nel cammino pastorale della Chiesa che è in Italia: così il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, si è rivolto ieri mattina ai 100mila iscritti dell’Azione cattolica italiana, convenuti in Piazza San Pietro per l’incontro con Benedetto XVI, a conclusione della XIII Assemblea nazionale tenutasi nel 140° anniversario di fondazione e in coincidenza con il 140° del riconoscimento ufficiale da parte di Pio IX (2 maggio 1868). Nell’omelia della Messa, presieduta prima dell’incontro con il Santo Padre (37 tra cardinali e vescovi e 200 i sacerdoti concelebranti), il card. Bagnasco ha definito i 140 anni di storia dell’associazione un tratto di strada ricco di bene per la nostra Chiesa e per il Paese e ha sottolineato l’impegno dell’Ac per la formazione e il suo senso ecclesiale. La Chiesa, specialmente in Italia, è Chiesa di popolo, vicina a tutti nella ferialità della vita, in quel radicamento territoriale che è espresso soprattutto dalle nostre parrocchie ha detto ancora il presidente della Cei, e voi, presenti nelle parrocchie e stretti ai vostri pastori, siete un segno di questa vicinanza cordiale e quotidiana là dove la gente continua a vivere le esperienze significative della vita. “Spingersi negli areopaghi nei quali vengono affrontate questioni inedite e decisive, come la concezione della persona, l’esistenza e il fondamento di valori universali e invalicabili, la difesa e la promozione della vita dal concepimento al suo naturale tramonto, la libertà educativa, l’importanza ineguagliabile della famiglia basata sul matrimonio, fondamento della società umana, è l’ulteriore esortazione rivolta ieri mattina dal card. Bagnasco ai 100mila soci dell’Azione cattolica. Su questi versanti che, pur illuminati dalla fede sono accessibili alla retta ragione, i discepoli di Cristo hanno da offrire la loro convinta testimonianza e la loro rispettosa parola. Il nostro atteggiamento non dovrà mai essere quello di un rinunciatario ripiegamento su noi stessi ha affermato il presidente della Cei facendo propria l’esortazione di Benedetto XVI a Verona -: occorre invece mantenere vivo e se possibile incrementare il nostro dinamismo, aprirsi con fiducia a nuovi rapporti, non trascurare alcuna delle energie che possono contribuire alla crescita culturale e morale dell’Italia ( ) Se sapremo farlo, la Chiesa in Italia renderà un grande servizio non solo a questa nazione, ma anche all’Europa e al mondo. In questa prospettiva ha concluso Bagnasco -, continuerà il prezioso lavoro del Progetto culturale’, iniziato dai vescovi più di 15 anni or sono.Sir