Vita Chiesa

VIA CRUCIS, LE MEDITAZIONI DEL CARD. ZEN ZE-KIUN; L’ATTENZIONE DEL PAPA ALL’ASIA E IN PARTICOLARE ALLA CINA

“Quando Sua Santità Papa Benedetto XVI, per mezzo dell’Eminentissimo Signor Cardinale Tarcisio Bertone, mi chiese di preparare le meditazioni per la Via Crucis del Venerdì Santo di quest’anno al Colosseo, non ho avuto la minima esitazione ad accettare tale compito. Ho capito che il Santo Padre, con quel gesto, intendeva manifestare la propria attenzione al grande Continente asiatico e coinvolgere, in particolare, in questo solenne esercizio di pietà cristiana i fedeli della Cina, per i quali la Via Crucis è una devozione molto sentita. Il Papa ha voluto che io portassi al Colosseo la voce di quelle sorelle e di quei fratelli lontani”. Così il cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, salesiano, vescovo di Hong-Kong, presenta le meditazioni e le preghiere da lui composte per la Via Crucis del Papa al Colosseo (21 marzo, ore 21.15). “Certamente – scrive il cardinale nella presentazione dei testi – il protagonista di questa Via dolorosa è Nostro Signore Gesù Cristo, come ci viene presentato dai Vangeli e dalla tradizione della Chiesa. Ma dietro di Lui c’è tanta gente del passato e del presente, ci siamo noi”. “Lasciamo che stasera – scrive il card. Zen Ze-Kiun – tanti nostri fratelli lontani anche nel tempo siano presenti spiritualmente in mezzo a noi. Essi probabilmente più di noi oggi hanno vissuto nel loro corpo la Passione di Gesù. Nella loro carne Gesù è stato nuovamente arrestato, calunniato, torturato, deriso, trascinato, schiacciato sotto il peso della croce ed inchiodato su quel legno come un criminale. Ovviamente questa sera al Colosseo non ci siamo solo noi. Sono presenti al cuore del Santo Padre e al nostro cuore tutti i «martiri viventi» del ventunesimo secolo”. Per il vescovo di Hong-Kong, “pensando alla persecuzione, pensiamo anche ai persecutori. Nello stendere il testo di queste meditazioni, con grande mio spavento mi sono accorto di essere poco cristiano. Ho dovuto fare grande sforzo per purificarmi dai sentimenti di poca carità verso quelli che hanno fatto soffrire Gesù e quelli che stanno facendo soffrire, nel mondo di oggi, i nostri fratelli. Solo quando mi sono messo davanti ai miei peccati ed alle mie infedeltà, sono riuscito a vedere me stesso tra i persecutori e ho potuto struggermi di pentimento e di gratitudine per il perdono del Maestro misericordioso”. I testi integrali delle meditazioni sono disponibili su www.vatican.va.