Vita Chiesa

CHIARA LUBICH: CRISTIANI, EBREI, MUSULMANI, BUDDISTI AI FUNERALI DELL’«APOSTOLA DEL DIALOGO»

Prima della liturgia funebre, rappresentanti di Movimenti cristiani, vescovi di altre Chiese, rappresentanti di altre religioni daranno la loro testimonianza. E’ forse il dettaglio più significativo dei funerali di Chiara Lubich che si celebreranno questo pomeriggio (a partire dalle 14 e 20) nella basilica romana di san Paolo fuori le Mura. Basilica storicamente ecumenica: è qui che nel 2000 Giovanni Paolo II aprì la porta santa insieme ai rappresentanti cristiani ed è qui che ogni anno il papa conclude la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani insieme ai leader delle Chiese cristiane. Fu Giovanni Paolo II – sottolinea oggi una nota del Movimento dei focolari – in una lettera a Chiara a definire le focolarine e i focolarini ‘apostoli del dialogo’, “quale via privilegiata per promuovere l’unità: dialogo all’interno della Chiesa cattolica, dialogo ecumenico, dialogo interreligioso, dialogo con i non credenti”. A rendere omaggio a Chiara ci saranno numerosi rappresentanti di Movimenti e comunità cristiane. Per il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli parlerà il Metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo Ortodosso d’Italia e di Malta. E poi il Vescovo Christian Krause, evangelico della Germania e il Vescovo anglicano Robin Smith dell’Inghilterra. Daranno la loro testimonianza anche Lisa Palmieri, ebrea; l’Imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcolm Shabazz di Harlem, New York; il Rev. Yasutaka Watanabe, Presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei-kai (Movimento buddista giapponese) e Pra Tongrathana, monaco del buddismo Theravada, Tailandia. Saranno 16 i cardinali che concelebreranno, insieme al segretario di Stato vaticano, il card. Tarcisio Bertone, i funerali di Chiara Lubich nella Basilica di San Paolo Fuori Le Mura. Con loro 40 vescovi e un centinaio i sacerdoti. Alle esequie sono attese circa 40mila persone: la basilicane potrà contenere 8mila. Le altre seguiranno la celebrazione attraverso maxschermi predisposti fuori. Sulla bara di Chiara saranno posti 3 garofani rossi per ricordare il giorno in cui la fondatrice del Movimento dei Focolari ha pronunciato il suo si per sempre a Dio nella Chiesa del Collegio Serafico dei Cappuccini di Trento. Era il 7 dicembre di quell’anno e Chiara, prima di raggiungere il Collegio, si era fermata a comprare tre garofani rossi per il crocifisso: garofani che “sarebbero stati il segno della festa”. Durante un breefing con i giornalisti è stato spiegato che sarà una donna a guidare il movimento e sarà indicata dall’assemblea generale nel prossimo autunno. Una norma che – spiegava la Lubich in una intervista – rappresenta “una novità, almeno nel campo dei nuovi Movimenti ecclesiali” e “tutto questo mi pare faccia intravedere nuovi orizzonti per il ruolo della donna nella Chiesa”. Chiara Lubich lo aveva chiesto a Giovanni Paolo II il quale ha riposto “E perché no? anzi”.

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