Vita Chiesa

CHIARA LUBICH: CAMERA ARDENTE A ROCCA DI PAPA; MESSAGGIO DEL CONSIGLIO MONDIALE DELLE CHIESE

C’erano tutte le prime compagne di Chiara Lubich sedute in prima fila alla messa che è stata celebrata questo pomeriggio a Rocca di Papa per l’apertura della camera ardente allestita fino a martedì al centro internazionale del Movimento dei Focolari: Eli Folonari che l’ha seguita da vicino, Aletta Salizzoni, Silvana Veronesi, Graziella De Luca, Gis Calliari, Bruna Tomasi. “Chiara – dice Silvana Veronesi – è stata una persona che Dio ha scelto per affidarle un grande compito nel mondo, e cioè far scoprire agli uomini cosa c’era sotto quelle parole di Gesù, che siano una cosa sola affinchéil mondo creda. E lei con la sua scelta radicale di Dio, ci ha fatto entrare tuttenella logica dell’amore”. “Il futuro nessuno lo conosce – prosegue la Veronesi -. Chiara però ci ha insegnato ad avere tra di noi quell’amore scambievole che porta la presenza di Gesù stesso tra noi. Quindi noi ci fidiamo di questo esarà questo il nostro primo impegno. Per questo è più forte la fiducia del timore, perché è Dio che ha promesso ‘dove due o più sono uniti nel mio nome, io sarà in mezzo a loro’ . Noi cediamo a Lui. E’ lui che fa miracoli, cheporta la gioia la dove c’è dolore”. “La forza di Chiara – le fa eco Bruna Tomasiche oggi segue la zona dell’Africa – sta nell’indicare agli uomini la strada perDio. Proponeva una vita piena che valeva la pena di vivre. E noi l’abbiamo seguita. Non pensavamo di creare un movimento. Noi volevamo solo vivere il Vangelo”. “Il nostro amore per Chiara e l’immensa gratitudine per il dono di Dio che lei ha rappresentato per il movimento ecumenico, continueranno a motivare ed ispirare il nostro lavoro per l’unità visibile della Chiesa”. E’ quanto scrive il pastore Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese in un messaggio diffuso oggi per esprimere il “profondo dolore” con cui le Chiese cristiane del mondo hanno accolto la notizia della morte di Chiara Lubich. Kobia ricorda che solo qualche settimana fa aveva incontrato Chiara nella sua casa a Rocca di Papa nell’ambito di una sua visita a Roma e a papa Benedetto XVI a chiusura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Di quella visita, Kobia ricorda di Chiara “la straordinaria forza spirituale,nonostante la sua debolezza fisica”. “Chiara – scrive Kobia – ha avuto un profondo impatto nel movimento ecumenico ed ha aiutato in maniera significativa a favorire le relazioni tra le chiese delle differenti tradizioni cristiane”. “Nulla – prosegue Kobia – ha il potere di separare Chiara Lubich dall’amore di Dio in Cristo Gesù e se le nostre sorelle e i nostri fratelli del Focolare continueranno ad avere tra loro la presenza di Gesù, essi continueranno a sperimentare l’energia del Carisma che Chiara ha dato loro”. Il Wcc riunisce 349 chiese cristiane di tradizione protestante, ortodossa e anglicana di 110 paesi del mondo.Sir