Vita Chiesa

CUBA, IL SALUTO DEL CARD. BERTONE: IL PIÙ GRANDE DONO, L’AFFETTO DEI CUBANI

Ha manifestato la sua “profonda gratitudine” per la riuscita della visita a Cuba il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ieri, al termine del suo viaggio, nel X anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Cuba. Dopo aver ringraziato i vescovi cubani, il porporato ha auspicato che la sua visita possa offrire “un nuovo impulso nel cammino delle relazioni tra la Chiesa e le autorità di Cuba”. Un pensiero, poi, per il nuovo presidente della Repubblica cubana, Raúl Castro Ruz: “Gli ho augurato – ha detto – successi in questa missione al servizio del suo paese e gli ho confermato l’impegno della Santa Sede a promuovere l’avvicinamento del mondo a Cuba e a condividere convergenze su temi internazionali”. In un dialogo personale, il cardinale e Castro hanno parlato “della Chiesa, di Cuba e dei cubani oggi, con particolare riferimento alle sfide che presenta il mondo dei giovani”. “Come tutti sanno – ha aggiunto – molte persone che soffrono nel corpo e nello spirito manifestano le loro aspirazioni ed aneliti alla Chiesa cattolica, tanto a Roma come a Cuba. Prestando attenzione a queste domande, e nel massimo rispetto della sovranità del paese e dei suoi cittadini, ho espresso al presidente Raúl Castro la preoccupazione della Chiesa verso i carcerati ed i loro parenti”. Tra i tanti doni ricevuti, quello che ha commosso di più il card. Bertone è stato “l’affetto dei cubani” perché in esso ha apprezzato quanto siano vivi “il messaggio e l’immagine del Papa Giovanni Paolo II nei figli di questa terra, che egli amò in modo speciale”. “Ho la particolare soddisfazione – ha aggiunto – di avere potuto inaugurare e benedire a Santa Clara un bel ed espressivo monumento in onore del ricordato Papa, frutto di una sana collaborazione tra la Chiesa e le autorità civili”. Un pensiero anche all’incontro con il mondo culturale cubano, all’Università de L’Avana e alla Scuola latinoamericana di medicina. “Ho visto anche in quelle dimostrazioni di affetto – ha osservato il porporato – l’allegria di un paese che necessita e vuole vivere la speranza. Come segretario di Stato e insieme ai miei fratelli vescovi di Cuba, sono cosciente del particolare momento storico del vostro paese in cui abbiamo celebrato insieme il decimo anniversario della visita del servo di Dio Giovanni Paolo II a questa Isola”. “Vado via, – ha concluso il card. Bertone – come fece egli dieci anni fa, con ‘una gran fiducia nel futuro di questa patria’, desiderando che i figli di Cuba facciano crescere la loro speranza in Dio, ispiratore di ogni bontà, e nei loro conterranei con i quali condividono lo spazio ed il destino comune. A nome del Papa a tutti dico: la speranza salva”.Sir