Un frutto significativo di Sibiu. Così mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei ha definito l’incontro (che si è svolto questa mattina a Roma) della delegazione italiana che ha partecipato ai lavori della Terza Assemblea ecumenica europea di Sibiu. Quella italiana era la delegazione più numerosa d’Europa: composta da circa 140 delegati cattolici, 10 delegati delle Chiese valdese, metodista, battista, evangelica e luterana, 4 delegati delle Chiese ortodosse. Questa mattina, dopo un’introduzione di mons. Paglia, hanno preso la parola la pastora valdese Letizia Tomassone, e mons. Armando Dini. E’ poi seguito un dibattito in cui si è parlato di dare un’anima all’Europa, di lotta alla povertà, di solidarietà ai cristiani in Medio Oriente, di ambiente e questioni legate all’etica. Si sono delineate delle prospettive per il futuro ha detto al termine dell’incontro mons. Paglia – ma una cosa mi sembra importante notare: il desiderio da parte di tutti di ritessere un clima di fiducia e di indispensabilità del dialogo fraterno. Un appuntamento importante sarà quello della preghiera per l’unità dei cristiani. Da tutti si è concordato che è un momento significativo, visto per altro che il prossimo anno ricorrono i 100 anni dal suo inizio.Sir
