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Cile: interrotto lo stato d’emergenza. Presa di mira la cattedrale di Valparaíso
Dopo l'oceanica manifestazione di venerdì scorso (circa un milione di persone in piazza solo a Santiago), il presidente del Cile, Sebastián Piñera, ha annunciato un ampio rimpasto di Governo e ha posto fine allo stato d'emergenza e relativo coprifuoco. Nel corso del fine settimana non sono mancate nel Paese ulteriori manifestazioni, dopo quelle dei giorni scorsi, che hanno provocato una ventina di vittime, soprattutto a causa degli incendi appiccati da alcuni manifestanti in centri commerciali e negozi.
Un ulteriore grave episodio di attacchi alle chiese si è nuovamente verificato contro la cattedrale di Valparaíso, dove sabato sera alcune persone sono entrate in chiesa per rubare alcuni banchi e usarli come barricate nel corso dell’agitazione che si stava svolgendo. Durante questo tentativo è stato danneggiato il fonte battesimale che si trova all’ingresso della cattedrale e solo l’intervento delle forze dell’ordine ha impedito danni più gravi.
«Questa dolorosa azione violenta – scrive in una nota la diocesi – ci spinge a rinnovare la solidarietà con così tante persone che in questi giorni hanno perso il lavoro e le fonti di lavoro a causa di saccheggi e incendi, soprattutto nel centro della città di Valparaíso». Nella nota si ricorda che, in risposta a questi fatti, «le parrocchie hanno fatto appello in questi giorni per ricevere cibo e altri beni, per andare in aiuto di coloro che hanno esaurito ciò che consente il loro sostentamento quotidiano. Allo stesso tempo, le comunità cristiane continuano a prestare attenzione ai migranti, ai disoccupati e alle persone che vivono in strada nelle loro mense, sostegno agli anziani nelle case di cura, assistenza legale e assistenza sanitaria di base, oltre ad altre iniziative di solidarietà permanente».
Nel frattempo la Conferenza episcopale cilena (Cech), con la collaborazione della Commissione Giustizia e pace, ha messo a punto un sintetico strumento, suddiviso nella tradizionale scansione «vedere – giudicare – agire», per aiutare le comunità cristiane a «leggere» l’attuale situazione sociale del Paese e a intervenire a favore delle fasce di popolazione più povere ed escluse.