Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’ ANGELUS: IL MARTIRIO NON E’ UN’ECCEZIONE RISERVATA AD ALCUNI

“La contemporanea iscrizione nell’albo dei Beati di un così gran numero di Martiri dimostra che la suprema testimonianza del sangue non è un’eccezione riservata soltanto ad alcuni individui, ma un’eventualità realistica per l’intero Popolo cristiano. Si tratta, infatti, di uomini e donne diversi per età, vocazione e condizione sociale, che hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa”. Con queste parole Benedetto XVI ha ricordato ieri mattina, prima della preghiera dell’Angelus, i 498 martiri uccisi in Spagna negli anni Trenta del secolo scorso e proclamati beati nella celebrazione presieduta poco prima in piazza san Pietro dal card. José Saraiva Martins. Dopo la preghiera dell’Angelus, rivolgendosi ai pellegrini di lingua spagnola, il papa ha aggiunto che i nuovi Beati, “con la loro testimonianza illuminano il nostro cammino spirituale verso la santità e ci incoraggiano a fare delle nostre vite un’offerta di amore a Dio e ai fratelli. Allo stesso tempo con le loro parole e gesti di perdono nei confronti dei loro persecutori ci stimolano a lavorare infaticabilmente per la misericordia, la riconciliazione e la convivenza pacifica”. Sempre prima della preghiera dell’Angelus il Papa, con quelli spagnoli, ha voluto ieri mattina ricordare anche i martiri proclamati Beati nei giorni precedenti “. Il mese di ottobre, dedicato in modo particolare all’impegno missionario – ha detto – si chiude così con la luminosa testimonianza dei martiri spagnoli, che vanno ad aggiungersi ai martiri Albertina Berkenbrock, Emmanuel Gómez Gonzáles e Adilio Daronch, e Franz Jägerstätter, proclamati Beati nei giorni scorsi in Brasile e in Austria. Il loro esempio sta a testimoniare che il Battesimo impegna i cristiani a partecipare con coraggio alla diffusione del Regno di Dio, cooperandovi se necessario col sacrificio della stessa vita. Non tutti, certo, sono chiamati al martirio cruento. C’è però un “martirio” incruento, che non è meno significativo, come quello di Celina Chludzińska Borzźcka, sposa, madre di famiglia, vedova e religiosa, beatificata ieri a Roma: è la testimonianza silenziosa ed eroica di tanti cristiani che vivono il Vangelo senza compromessi, compiendo il loro dovere e dedicandosi generosamente al servizio dei poveri”.Sir